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“Ritorniamo a casa: salute e sicurezza sul lavoro nelle costruzioni”, è il titolo dell’iniziativa organizzata dalla Fillea Cgil Genova Liguria che si è svolta questa mattina alla Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale a Genova. Una discussione tra istituzioni, enti e rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.

    Secondo i dati Inail elaborati dall’Ufficio Economico Cgil Genova e Liguria, al 30 aprile 2024 le denunce di infortunio sul lavoro in Liguria nel settore delle costruzioni sono state 452, in aumento di 105 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

   “Quella della sicurezza sul lavoro è un’emergenza anche in Liguria. Molte sinergie abbiamo creato tra tutti i soggetti coinvolti in questa delicata materia e l’obiettivo del convegno odierno è quello di far un salto di  qualità nella prevenzione, nella informazione e sui controlli”, così Federico Pezzoli, Segretario Generale Fillea Cgil Genova e Liguria.

       Continuano purtroppo a verificarsi anche infortuni mortali: nel quinquennio 2018-2022 le vittime sul lavoro nel settore costruzioni furono 26, nessuna nel 2023, mentre un operaio, 57enne della provincia di Savona, ha perso la vita il 5 febbraio scorso.

     “Serve cambiare il sistema degli appalti e un modello di impresa che si deresponsabilizza– dichiara Alessandro Genovesi Segretario Generale Fillea Cgil nazionale – se il tema è il modello di impresa servono più leve: culturali, politiche, normative. Tutto ciò che qualifica l’impresa, che fa da deterrente e alza la legalità va fatto. Per questo sono importanti i referendum promossi dalla Cgil a partire da quello per estendere la responsabilità dei committenti in caso di infortuni sul lavoro dei dipendenti in appalto. E per questo accordi come quelli sottoscritti a Roma per i lavori del Giubileo o a Bologna e Firenze sono fondamentali: tenere insieme qualità dell’impresa, rispetto dei CCNL edili, riduzione dei subappalti, governo degli orari di fatto, responsabilità dei committenti e legalità è tutt’uno con la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. Anche a Genova ed in Liguria sarebbe un segnale concreto replicare intese così importanti e magari, come nel caso di Firenze, non solo dare il buon esempio come stazioni appaltanti pubbliche, ma anche intervenire sugli appalti privati, spesso vere e proprie giungle”.

     Secondo le ultime rilevazioni Inail, nel primo quadrimestre 2024 in Liguria, parliamo di un morto ogni venti giorni. Il Segretario Generale Cgil Liguria Maurizio Calà nel corso dell’iniziativa ha ricordato come ci sia una responsabilità diretta delle imprese e delle istituzioni che non investono in salute e sicurezza sul lavoro. “La politica deve farsi carico di questa emergenza nazionale che deve essere contrastata con tutti gli strumenti possibili, molti dei quali sono contenuti nelle proposte sindacali presentate al governo e completamente disattese” — ha concluso Calà.