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Oggi 14 maggio si è svolto un incontro con i Capigruppo della Regione Liguria su richiesta della Filcams Cgil Genova e Liguria che non intende restare in posizione di attesa per quanto riguarda la modifica della disciplina statale degli orari e delle giornate di apertura degli esercizi commerciali.

In concomitanza con la proclamazione dello sciopero dei lavoratori del Commercio, della Grande Distribuzione Organizzata e della Cooperazione nelle festività del 25 aprile e del 1° maggio, gli attivi delle RSA/RSU dei settori avevano infatti votato all’unanimità un Ordine del Giorno con la richiesta di apertura immediata di un tavolo di confronto sul merito con le Istituzioni locali.

Il segretario Aurelia Buzzo per la Filcams Cgil Liguria: “Il Consiglio Regionale si è reso disponibile ad aprire un percorso in Commissione Attività Produttive su quanto da noi portato al tavolo, e questo ci rende orgogliosi di essere stati promotori di un iter politico che auspichiamo dia risultati concreti a favore delle lavoratrici e dei lavoratori del settore”.

L’input lanciato oggi dalla Filcams Cgil, accolto con favore dal Consiglio, prevede infatti il coinvolgimento delle Associazioni Datoriali e delle altre sigle sindacali al fine di attivare, insieme alle Istituzioni locali, un tavolo che sappia produrre una proposta di legge statale, targata Regione Liguria, da trasmettere al Parlamento Nazionale.

L’obiettivo è certamente quello di stimolare la ripresa di una discussione oggi ferma nei cassetti del Senato, coinvolgendo i Parlamentari liguri affinchè si impegnino a rimettere al centro dell’agenda della prossima nuova compagine governativa il problema della liberalizzazione selvaggia delle aperture festive introdotta dal cosiddetto Decreto “Salva Italia”.

La Liberalizzazione degli orari, introdotta da quel dispositivo normativo nel 2011, ha infatti eliminato ogni vincolo e regola in materia di orari commerciali, nel totale disinteresse degli effetti negativi prodotti su milioni di persone, in prevalenza donne, e sulle loro famiglie.

“Abbiamo riscontrato condivisione da parte del Consiglio regionale di quelle che sono le nostre posizioni nel merito della questione – sottolinea il Segretario Silvano Chiantia per la Filcams Cgil Genova – e quindi sul fatto che le liberalizzazioni, compresi gli “h24”, hanno rappresentato una scelta legislativa sbagliata, non hanno aiutato la crescita economica, non hanno creato nuova occupazione, producono dumping tra piccola e grande distribuzione, svendono le festività, svuotano i centri storici delle città a favore delle cittadelle del consumo; sviliscono la qualità del lavoro spezzettando la prestazione lavorativa e costringendo i dipendenti ad orari ben poco concilianti con le necessità di riposo.”

La questione centrale, per la Filcams e per le lavoratrici e i lavoratori che rappresentiamo, è mettere mano a quella parte della legislazione che non consente una gestione flessibile e regionale di una problematica che, invece, la contrattazione territoriale potrebbe aiutare a governare. Quella della regolamentazione delle aperture nei giorni festivi, senza nessun criterio di ragionevolezza, è infatti una competenza di cui le Regioni sono state espropriate.

“Il percorso condiviso durante l’importante assise odierna – chiude Buzzo – ci vedrà quindi incontrare a stretto giro il nuovo Assessore allo Sviluppo Economico e proseguirà con l’audizione in Commissione III Attività Produttive. Al momento, ci riteniamo quindi molto soddisfatti. ”