“SERVE L’IMPEGNO DI TUTTE LE ISTITUZIONI PERCHÉ IL SERVIZIO MENSA RIPARTA CONTEMPORANEAMENTE ALL’ATTIVITÀ DIDATTICA.”
“A seguito della nostra denuncia, la condizione drammatica in cui si trovano le lavoratrici e i lavoratori operanti in appalto per la refezione scolastica del Comune di Genova, fermi dal 24 febbraio e senza reddito da due mesi, è oggi nota a tutti e abbiamo accolto con favore l’annuncio dell’assessore Piciocchi in merito ai buoni spesa a loro dedicati. Un gesto di vicinanza al settore che apprezziamo e sul quale attendiamo specifiche per quanto riguarda le modalità di distribuzione, anche perché gli ammortizzatori sociali spettanti ad oggi non sono ancora pervenuti. – così commentano Simona Nieddu e Viviana Correddu della Filcams Cgil di Genova le dichiarazioni dell’assessore Piciocchi di venerdì scorso in conferenza stampa sul settore – Un gesto che ha dato seguito in prima battuta alla richiesta che la Filcams ha formulato al Comune di Genova affinché destinasse risorse già a sua disposizione per sostenere questi lavoratori nell’emergenza economica che li sta travolgendo.”
“La Filcams aveva chiesto anche nuove opportunità di lavoro in attesa della riapertura delle scuole. – proseguono Nieddu e Correddu – Su questo, pur apprezzando il tentativo, non può esimersi dal sottolineare che la decisione del Comune di attivare pasti a favore del terzo settore, attraverso l’attività delle aziende di ristorazione, sia azione insufficiente in quanto occuperà una piccolissima parte di dipendenti e auspichiamo pertanto che prossime iniziative possano permettere un incremento delle possibilità di lavoro per tutti.“
La Filcams ribadisce, come già fatto durante la commissione consiliare, quello che deve essere un obiettivo congiunto di Comune, Regione, Istituti Comprensivi, Provveditorato agli studi, parti sociali e politiche: riaprire l’attività di ristorazione scolastica contemporaneamente a quella didattica.
“Per questo – concludono – è urgente che si avvii il tavolo tecnico da noi richiesto al fine di individuare le modalità più opportune e funzionali per agevolare l’apertura delle mense in sicurezza e garantire allo stesso tempo continuità lavorativa a chi opera nel settore.”
Insomma, bene i gesti di vicinanza, ma servono reddito e lavoro. Per cui ognuno faccia la sua parte; la Filcams, come da subito dimostrato, è pronta a dare il suo contributo.