1 Ottobre: sciopero nazionale dei Porti
Un nuovo incidente sul lavoro, sabato, ha mietuto l’ennesima vittima, un lavoratore Guardia ai Fuochi del porto di Trieste. È sempre
più lungo l’elenco delle morti sul lavoro nonostante i nostri continui allarmi e richieste di monitoraggio costante affinché ci si attenga
scrupolosamente ai protocolli sulla sicurezza. Le aziende devono continuare ad investire sulla formazione, la prevenzione e le attività
di controllo perché possono essere le uniche armi per debellare o quanto meno arginare questo triste fenomeno. Siamo di fronte ad
una vera e propria emergenza che impone un tavolo permanente di confronto per individuare, evidentemente, nuove ed ulteriori
disposizioni per salvaguardare la vita di ogni lavoratrice e lavoratore perché non si può continuare a morire durante la prestazione
lavorativa.
È sempre più urgente, nei porti, agire sui rischi da interferenze attraverso precisi interventi sull’organizzazione del lavoro ed insistere
sull’armonizzazione dei d.lgs. 272/99 e 81/08 considerando la pesante e grave incidenza degli infortuni che sempre più spesso sono
mortali. Ogni lavoratore ha il diritto di poter lavorare in sicurezza e nel rispetto dei disposti normativi specifici per ogni settore
produttivo.
Gli enti, nessuno escluso, devono profondere ogni massimo sforzo per prevenire e evitare che aumenti il numero di morti sul lavoro.
Intanto, esprimiamo profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia del lavoratore che è deceduto sabato a Trieste e ci affidiamo alle
indagini del caso per individuarne le cause ed eventualmente i colpevoli.
PER QUESTE RAGIONI FILT-CGIL, FIT-CISL ED UILTRASPORTI DI GENOVA PROCLAMANO
LO SCIOPERO DI 1 ORA AD INIZIO DI OGNI TURNO PER TUTTE LE
PRESTAZIONI DEL GIORNO 1 OTTOBRE 2019 A PARTIRE DAL
PRIMO TURNO (es. ore 6.00/7.00)
L’ASTENSIONE DAL LAVORO RIGUARDERÀ TUTTI I LAVORATORI DEGLI ORGANICI PORTO E COMUNQUE TUTTI I DIPENDENTI DELLE
IMPRESE EX ART. 16/17/18 DELLA LEGGE 28 GENNAIO 1994 N. 84 E DEI DIPENDENTI DELLE ADSP.
Anche se le attività portuali non sono soggette alla disciplina di cui alle LL. 146/1990 e 83/2000, come confermato dal Tribunale di
Roma con sentenze del 7 luglio 2004 e 26 ottobre 2004, si dichiara in anticipo, per quanto ovvio, che ove lo sciopero si rendesse
inevitabile saranno garantite tutte le prestazioni che possano in qualche modo coinvolgere i diritti della persona costituzionalmente
garantiti e in particolare tutti i diritti che riguardino la vita, la salute, la libertà, la sicurezza, l’igiene, la vita di animali, la salvaguardia
di merci deperibili, gli approvvigionamenti essenziali, i collegamenti da o per le isole.
FILT-CGIL FIT-CISL UILTRASPORTI
POGGI – ASCHERI TRAVERSO – ROSSI GULLI – FALVO