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Comunicato ai lavoratori Gruppo Gavio, filiera container

Giovedì 30 gennaio 2020 si è svolto l’incontro con le Aziende del Gruppo (Truck Rail container -Gavio & Torti) per affrontare il rinnovo dell’Accordo di secondo livello ormai scaduto da tempo.

Come è noto a tutti le posizioni aziendali non sono state accettate da tutta la delegazione sindacale in quanto sostanzialmente penalizzanti per l’evidente diminuzione di salario a parità di lavoro svolto.La posizione sindacale è stata, sin dall’inizio, sempre chiara sia sui criteri di composizione del salario che rispetto alle condizioni di lavoro degli autisti.

La trattativa non faceva dei passi avanti e ciò ha sostanzialmente reso impossibile, in questa fase realizzare il rinnovo dell’accordo in essere che i lavoratori hanno apprezzato molto e le assemblee svolte ci hanno confermato tale situazione.

All’incontro del 30 u.s. l’Azienda ha fatto la proposta di proroga dell’attuale accordo fino alla firma di rinnovo del CCNL e la costituzione di una commissione tecnica composta da Aziende e sindacato per affrontare tutte le problematiche della competitività aziendale.

Tutte le segreterie Nazionali presenti hanno richiesto la sospensione dell’incontro ad eccezione di una. La discussione che si è svolta dall’interno della delegazione ha sostanzialmente colto positivamente il passo indietro dell’Azienda nell’avanzare una proposta che non penalizzava i lavoratori e la istituzione della commissione tecnica rappresenta un passo avanti nella direzione di migliorare le relazioni sindacali ed il clima aziendale. Si è deciso tutti insieme che la commissione si doveva comporre solo con la presenza delle RSA di tutte le filiali.

Una Organizzazione Sindacale ha deciso, senza tener conto del percorso unitario e la discussione intervenuta, di non partecipare alla proroga dell’accordo (compreso la deroga all’orario di lavoro chiaramente specificato fino alla durata della proroga) che comprende la costituzione della commissione tecnica.

Al termine della discussione si è deciso di siglare l’ipotesi di proroga dell’accordo in essere che sarà, come sempre, discussa nelle assemblee dei lavoratori.

Chi ha escluso chi? A questa domanda la risposta è nei fatti e si chiama “autoesclusione”.La coerenza è un’altra cosa, perché in altre Aziende la stessa Organizzazione Sindacale ha firmato la proroga di accordi in essere in quella Azienda? Oppure derogare alla disciplina contrattuale sui contratti a tempo determinato.

 

La Segreteria Nazionale FILT CGIL