Rispetto all’emergenza dettata dall’arrivo del coronavirus in Liguria, la Filt Cgil denuncia l’incompletezza delle norme a contegno del contagio che rischiano seriamente di avere ripercussioni negative sui camionisti.
Secondo le disposizioni delle autorità, i camionisti che sono transitati da una zona rossa devono autodenunciarsi e mettersi in quarantena obbligatoria.
La normativa però è carente di molte informazioni a partire da quando parte il conteggio della quarantena, se dalla data del transito o da quella di entrata in vigore della norma. Inoltre non viene specificato se al termine del periodo di isolamento si può essere reintegrati sul posto di lavoro senza alcuna certificazione medica e in caso contrario non è specificato chi determini l’idoneità o meno del lavoratore. In questo quadro si colloca la posizione delle aziende che non sanno come considerare l’assenza del dipendente, se in malattia, in ferie o quant’altro. La Filt Cgil è fortemente preoccupata che questa situazione, purtroppo destinata a non essere breve, ricada sui camionisti. E’ evidente che la decisione di fermarsi non è imputabile al singolo e ciò non deve pregiudicare in alcun modo la posizione del lavoratore rispetto ai propri diritti ed in particolare al regolare pagamento di retribuzione e contributi.
La Filt Cgil di Genova chiede che vi sia una regia nazionale che, a ricaduta sul territorio, indichi delle procedure omogenee a tutela del diritto alla salute e al lavoro di cittadini e lavoratori individuando con puntualità i passaggi successivi al fermo.
Marco Gallo
Segretario Filt Cgil Genova Merci e Logistica
Leonardo Cafuoti
Funzionario Filt Cgil Genova Merci e Logistica