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In atto a Genova lo sciopero della logistica: presidi ai varchi portuali e presso le piattaforme logistiche e dei corrieri

Proseguirà fino alle 24.00 di domani 30 marzo lo sciopero dei lavoratori del comparto Trasporto Merci e Spedizione e fino a questa notte quello dei lavoratori della logistica a Genova e in Liguria, come in tutto il resto del Paese per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. A Genova sono in corso diversi presìdi di protesta presso i varchi portuali e molte imprese che impiegano i corrieri. Filt Cgil – Fit Cisl – Uiltrasporti della Liguria sostengono i lavoratori del comparto in sciopero che stanno incrociando le braccia per diritti negati e per un rinnovo del contratto che, dopo quasi due anni, non arriva ancora.
Le organizzazioni sindacali hanno respinto integralmente le proposte indecenti arrivate dalle controparti, ovvero: precarizzazione del mercato del lavoro, abolizione degli scatti di anzianità, riduzione delle giornate di ferie e permessi retribuiti, abolizione del pagamento delle festività, impoverimento della clausola sociale messa a garanzia dell’occupazione e del reddito, ecc.

Ecco le voci dei rappresentanti sindacali presenti ai presidi in tutti i varchi portuali di Genova tra cui Ponte Etiopia, Vte e presso le piattaforme Amazon e Fercam.

“Sono più di 4 mila i camion che ogni giorno entrano ed escono dal porto di Genova; la città da sola rappresenta il 70 per cento dei traffici del nostro Paese. A questi lavoratori dobbiamo aggiungere i driver, gli spedizionieri e tutto il mondo della logistica – dichiara Marco Gallo segretario Filt Cgil – sono questi i lavoratori che devono scioperare per ottenere il rinnovo del contratto di lavoro. È una vergogna: grazie a loro abbiamo trovato i negozi sempre riforniti, anche in pandemia: non ci hanno mai fatto mancare niente e ora chiedono solo quello che gli spetta”. In presidio ai varchi ci sono lavoratori che si sentono feriti e traditi – dice Mirko Filippi, Coordinatore regionale Fit Cisl Liguria – per tutta la pandemia in prima linea, considerati essenziali e chiamati eroi, che con tutte le difficoltà e pericoli che hanno dovuto affrontare quotidianamente, non si sono mai tirati indietro. E anziché un riconoscimento vedono presentarsi delle proposte dalle associazioni totalmente inaccettabili che vanno a toccare loro i diritti e tutele previste dal ccnl”.

“Con tutto l’impegno e la professionalità messi in campo durante la pandemia, i lavoratori del comparto, invece di essere premiati con un aumento del salario, hanno ricevuto uno schiaffo immeritato – dichiara Giovanni Ciaccio, coordinatore regionale logistica e trasporto merci Uiltrasporti Liguria . È evidente che la parte datoriale non sa mettersi una mano sulla coscienze, né riconoscere il valore del lavoro sia nei momenti di crisi che nel quotidiano”.