Nuovamente, per l’ennesima volta, torniamo ad apprendere dalla stampa, per voce di
alcune Associazioni di Categoria del settore “Autotrasporto” che si rivolgono al Ministro dei
Trasporti, che la soluzione di tutti i mali, per ovviare alle criticità di viabilità
provinciale/regionale e congestione terminalistica, sarebbe quella di “derogare” ai divieti di
circolazione, nella area di Genova, ai mezzi pesanti durante le giornate festive e di fine
settimana (sabati e domeniche), proponendone altresì il divieto di transito stradale e
autostradale provinciale, in alcune specifiche fasce orarie giornaliere.
Ma non è tutto, la richiesta alle Istituzioni, ad Autorità di Sistema Portuale, viene
incrementata dal conseguente suggerimento in relazione al punto precedente, di
contemplare l’operatività dei Terminals portuali, con servizi espressamente dedicati, in
notturno e festivo, al trasporto su gomma.
Sinceramente non comprendiamo con chiarezza, considerata l’attuale organizzazione
della filiera industriale/produttiva nazionale, improntata su operatività giornaliera, quale sia
l’estrema ratio di questa proposta.
Torniamo pubblicamente a ribadire che tematiche sul lavoro, così delicate, che
coinvolgono categorie di lavoratori, ne stravolgono ritmi, incrementano rischi per la propria
incolumità e per la quella stradale (ad es. circolare in autostrada in giorni festivi proprio nel
periodo di maggior affluenza turistica e con le condizioni di infiniti cantieri autostradali che
ci circondano) richiedono un attento e serio confronto con le Organizzazioni Sindacali che
rappresentano questi lavoratori.
Gli autisti dipendenti, che anche in questa emergenza hanno dimostrato grande senso di
responsabilità e collaborazione, spesso in condizioni fortemente disagiate, meritano una
più ampia ed accurata valutazione attraverso un serio confronto tra le Parti, delle
condizioni di lavoro, retribuzione, diritto e sicurezza, non certo un implemento di ulteriori
sacrifici, in nome del profitto.
Valutiamo con parere contrario tali proposte, in quanto sostanzialmente inefficaci alla
soluzione delle criticità settoriali e peggiorative delle condizioni di salute e sicurezza per il
personale viaggiante, oltre che per gli utenti della strada.
Riteniamo più concretamente che dietro la grande preoccupazione, espressa dalle
Associazioni Datoriali, di scongiurare pericoli, garantire sicurezza, ottimizzare il servizio, si
celi con insistenza il tentativo di destrutturare le garanzie e le tutele minime dei lavoratori
stabilite dal Contratto Nazionale di Lavoro, dal regolamento CE 561/06, dal DL 81/2008
nonché dal Codice della Strada.
Come Filt Cgil, Fit Cisl Liguria e Uiltrasporti abbiamo pubblicamente ribadito in più
occasioni la massima disponibilità dei Lavoratori che rappresentiamo e la nostra apertura
a valutare, con relativo e adeguato incremento occupazionale, economico, possibili
interventi operativi a sostegno della città, del Settore e della sua economia, non
certamente in maniera selvaggia, unilaterale, riversata sulle spalle degli autisti dipendenti
dell’Autotrasporto.
Questa pacchetto di deroghe, richiesto mediaticamente, ci pare vada in direzione opposta
a repentine e concrete soluzioni per tornare alla normalità, non ci convince in termini di
sviluppo, investimento, nuova e sana occupazione, maggior sicurezza, dignità, per il
settore; tutte condizioni, che con insistenza stiamo da troppo tempo ormai, richiedendo a
tutte le Parti interessate.
I nostri delegati, appreso il tentativo di queste Associazioni Datoriali di deregolamentare,
ancora una volta, un settore già aggredito da illegalità, abbandono, ci hanno chiesto di
farci urgenti portavoce e ci hanno manifestato la loro disponibilità immediata ad
intraprendere eventuali lotte sindacali.
FILT CGIL FIT CISL Liguria UILTRASPORTI
( M. Gallo – L. Cafuoti) ( M. Filippi ) ( G. Ciaccio )