Comunicato
Sul ribaltamento a mare si sono susseguite più riunioni tra le Istituzioni, Autorità Portuale e Fincantieri per procedere rapidamente alla costituzione di un nuovo accordo. Fim Fiom Uilm di Genova non intendono rincorrere possibili frenate al progetto in quanto a noi risulta che tutt’ora c’è un tavolo negoziale aperto tra i soggetti interessati. Sul ribaltamento a mare, a nostro giudizio, non sarebbe più il caso di parlarne in quanto è un piano che attende di essere realizzato da circa 12 anni. Infatti, al centro c’è stata sempre la valorizzazione dello stabilimento, per cancellare diseconomie di scala e aumentare la capacità di lavoro. Il progetto aggiornato che prevede un bacino più grande e un doppio accosto, consentirebbe allo stabilimento di Sestri di costruire navi fino a 150 mila tonnellate e di operare due in contemporanea. Ci rendiamo conto che restano alcuni nodi da sciogliere a partire dalla compatibilità delle attività vicine, è vero che non vanno penalizzate ma è necessario soprattutto salvaguardare il futuro del cantiere di Sestri Ponente che tra diretti ed indiretti da lavoro a 4 mila lavoratori per questo è necessario un bacino più grande, senza sottovalutare il peso che esercita lo stesso sull’economia cittadina. Per Fim Fiom Uilm oggi esistono le condizioni per far sì che il ribaltamento diventi realtà, non possiamo più perdere questa occasione, l’urgenza diventa un elemento fondamentale per il consolidamento della continuità produttiva del cantiere e non può essere più rinviabile. Il nuovo progetto impone un Accordo di Programma con i soggetti interessati alla costruzione dell’opera. Le Istituzioni e il Governo non possono sottovalutare la potenzialità di questa partita, è in gioco il futuro del cantiere. Intanto chiederemo alle Istituzioni e alla Autorità Portuale, lo stato di avanzamento del progetto e le tempistiche relative alla sua realizzazione.
I Segretari Generali
Fim Fiom Uilm
Vella Manganaro Apa