Nonostante le richieste sindacali avanzate ai diversi livelli, Abb continua non solo nel considerare prioritariamente le sue attività produttive ma addirittura a voler rafforzare la produzione.
A Pomezia, ancora oggi, l’azienda ha insistito affinché la Rsu sottoscrivesse un accordo per rendere strutturale il lavoro al sabato lavorando quindi 48 ore settimanali. Una turnistica da sfinimento per i lavoratori.
A Pomezia, ancora oggi, l’azienda ha insistito affinché la Rsu sottoscrivesse un accordo per rendere strutturale il lavoro al sabato lavorando quindi 48 ore settimanali. Una turnistica da sfinimento per i lavoratori.
A Frosinone richiede una presenza massiccia di lavoratori in straordinario, anche dei molti lavoratori precari presenti.
Infine oggi, a Dalmine, in provincia di Bergamo, l’azienda ha promosso una sorta di pseudo consultazione chiedendo agli operai se preferiscono chiudere o continuare le attività. Un’iniziativa davvero indecente, con cui si scarica sui lavoratori la responsabilità che dovrebbe assumersi la proprietà, in quanto unica responsabile della sicurezza di chi lavora. In una fase così delicata Abb inventa una pratica che nessuna azienda italiana ad oggi aveva messo in atto, senza alcuna vergogna rispetto a quello che i lavoratori oggi stanno attraversando in ogni luogo di lavoro.
Una pratica della quale Abb si dovrà assumere ogni responsabilità rispetto alle condizioni in cui i lavoratori sono costretti ad operare.
Una pratica della quale Abb si dovrà assumere ogni responsabilità rispetto alle condizioni in cui i lavoratori sono costretti ad operare.
Dichiarazione di Mirco Rota, responsabile Fiom per Abb
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa