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Il primo maggio è figlio della lotta internazionale per la giornata lavorativa di 8 ore e, questa sua caratteristica di lotta, è rimasta nel nostro  DNA.

Quest’anno sarà però un primo maggio diverso. Nessuna manifestazione e corteo sfilerà per le vie delle nostre città, ma nonostante ciò resta la consapevolezza di quanto il lavoro sia centrale in questa società.

Di fronte alla Pandemia in atto, il ruolo dei lavoratori come base di tutta la società è risultato infatti evidente: senza quelli che ipocritamente sono stati definiti “invisibili”, ovvero infermieri, medici, operai, commesse di supermercati, rider e addetti alle pulizie, il mondo si sarebbe fermato.

La pandemia ci ha mostrato quanto ancora ci sia da fare per organizzare e difendere i lavoratori, per difendere salute e condizioni salariali.

Per questo motivo pensiamo sia necessario che questo primo maggio debba ribadire la centralità del lavoro, con un gesto simbolico.

Il primo maggio chiediamo a tutti di esporre alla propria finestra una bandiera del sindacato o un drappo rosso, colore del lavoro, per ribadire che i lavoratori anche nella pandemia continuano a lottare.

Un simbolo che ci unisca in una grande manifestazione ideale, in attesa di poter tornare a manifestare per il NOSTRO Primo Maggio.

FIOM GENOVA