Mentre in fabbrica la situazione di abbandono peggiora, oggi in Consiglio Comunale si discuterà senza lavoratori e organizzazioni sindacali.
La rappresentanza sindacale unitaria ha inviato ieri all’Azienda l’ennesima lettera di denuncia di tale situazione: spogliatoi e docce senza riscaldamento, autobus senza gasolio e pezzi di ricambio, cucina e mensa senza corrente elettrica e gli investimenti rimangono annunci.
Discutere in Consiglio comunale è legittimo, ma per la gravità della situazione non aver ascoltato la voce del lavoro lo consideriamo uno schiaffo a lavoratori e sindacato.
Nessuno è obbligato a discutere con i diretti interessati, ma sinceramente pensavamo che una istituzione avesse molta più attenzione per il lavoro e per una vicenda così importante per la città: prendiamo atto di tutto ciò e insieme ai lavoratori rifletteremo su tali comportamenti.
Segreteria Fiom Cgil Genova
Di seguito il testo della lettera citata nel comunicato stampa:
Cucina e mensa senza corrente elettrica
Si registra l’ennesima situazione di disagio in stabilimento. Un problema ad una centralina elettrica ha lasciato senza corrente la mensa per tutta la mattina di oggi 28/12/2020. Tale disagio ha reso impossibile la preparazione dei pasti caldi per i lavoratori normalisti, gli impiegati e i turnisti di primo e secondo turno.
Solo per domani (e ringraziamo per l’impegno e lo sforzo straordinario il personale mensa) saranno disponibili due portate ed un contorno caldi. Insomma solo la scarsa presenza di lavoratori in stabilimento per le fermate natalizie degli impianti ha permesso a tutti i lavoratori presenti in stabilimento di avere di che mangiare.
È evidente che la carenza di manutenzione non viene pagata solo da livelli produttivi bassi e scarsa produttività, a cui è chiesto insensatamente di sopperire con la volontà del singolo lavoratore. Bensì si paga ogni giorno con l’infinita lista di disagi che si abbattono su noi lavoratori. Dopo gli spogliatoi e le docce fredde di qualche settimana fa, i pullman spesso fuori uso, i servizi lavanderie a singhiozzo per mesi, gli indumenti mai presenti per tutte le taglie contemporaneamente, oggi quest’ultimo che ha interessato l’attività della mensa.
Una somma di tali disagi che per essere risolti definitivamente richiederebbero grandi investimenti che, alla luce dei fatti e degli “accordi” ancora celati tra governo e Arcelor-Mittal, non appaiono assolutamente all’ordine del giorno.
La speranza e la fiducia in una fantomatica fase di ripresa è esaurita, ma ugualmente saremo sempre pronti a lottare con ogni mezzo per non dover pagare sempre noi lavoratori i giochi e le spartizioni che riguardano interessi a noi alieni.
Rls/Rsu Arcelor-Mittal Genova
Genova, 28 dicembre 2020