Carissime,
ancora l’8 marzo, ancora la festa commerciale, le cene fra donne, i gadget delle profumerie, i fiori dagli uomini, gli auguri.
A tutte noi piace essere corteggiate, piace essere felici e non arrabbiate. Tutto vero!
Ma possiamo anche pensare di sorridere, senza dimenticarci da dove veniamo. Senza dimenticarci che l’8 marzo è diverso da tutte le altre feste che riguardano le donne.
Perché è una festa politica, come lo è il 1 maggio. È una festa in cui risuonano gli echi delle lotte. È una data che richiama un lutto, una prevaricazione, una volontà di sfruttamento contro le donne in quanto donne e in quanto lavoratrici.
Non è una festa delle ‘signore’, ma una festa delle lavoratrici. Non appartiene a tutte, appartiene a noi.
Ecco perché ogni anno è necessario ritrovarci e ricordare. Perché non vada perduta la memoria. Ecco perché ogni anno si ritrovano le donne della Sinistra e del Sindacato.
Per darci la forza di andare avanti.
Perché parla a noi, del faticoso cammino intrapreso, dei tanti risultati raggiunti, delle battaglie vinte. Ma anche dei diritti ancora negati, nel mondo, alle donne, dei diritti retrocessi, dei diritti mai scontati. Parla del pensiero dell’uguaglianza e della differenza, e di come la prima non sia stata ancora raggiunta e la seconda mai abbastanza valorizzata. Parla di Pari Opportunità e di Conciliazione dei tempi di vita e dei tempi di lavoro. Perché non sono più un miraggio, ma neanche una conquista definitiva. Parla del fatto che il vento contro le donne oggi spira più forte di prima.
Che diritti dati per acquisiti sono sotto attacco.
Che c’è una crisi di ruolo, una confusione profonda che fa sì che oggi più che mai gli uomini uccidano le donne. Che questo fatto ci deve interrogare, perché è una emergenza e ha a che fare con noi, con le nostre conquiste, con i cambiamenti profondi che abbiamo messo in moto.
È una reazione della prepotenza contro la nostra forza. E allora arrabbiamoci anche. La strada è ancora lunga, carissime.
Attrezziamoci per parlare ancora di noi e tra noi, per camminare ancora insieme, per valorizzarci, ma anche per difenderci.
Un abbraccio e Buon 8 marzo a tutte.
La Segretaria Generale Fisac Cgil Liguria
Il Coordinamento Donne Fisac Cgil Genova
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