Alla luce dell’incontro odierno con i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil di categoria e aziendali, tutte le forze politiche presenti in Consiglio comunale a Genova insieme con i sindacati, hanno condiviso la necessità di monitorare l’operazione di fusione tra Banca Carige e Bper in merito ai futuri impatti su lavoratrici e lavoratori del gruppo bancario e dei rami d’azienda ceduti precedentemente.
Il Consiglio comunale e i sindacati ritengono necessario porre particolare attenzione sull’ aggregazione Carige-Bper, relativamente ai diversi aspetti ritenuti fondamentali quali il mantenimento dei livelli occupazionali, il mantenimento degli uffici direzionali a Genova e in Liguria, il mantenimento di lavorazioni specializzate e il mantenimento di una rete capillare distribuita su tutto il territorio.
La nostra richiesta è che nel piano industriale di imminente elaborazione, Bper garantisca tutti questi aspetti fondamentali sui quali né i sindacati né le forze politiche intendono recedere.
Ricordiamo che il gruppo Carige conta oltre 1700 lavoratori in Liguria, di cui 1250 nella provincia di Genova, e dovrà anche in futuro rivestire la funzione storicamente svolta sul territorio a sostegno di famiglie e piccole e medie imprese.
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