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Venerdì 25 marzo il mondo dell’Istruzione e della Ricerca* scenderà in piazza per il clima e contro la guerra.
La tragica invasione dell’Ucraina, le cui indicibili conseguenze rischiano di tracimare in una escalation bellica senza ritorno, rende ancora più manifesta e improrogabile la necessità di una transizione ecologica verso un modello di sviluppo ecologicamente e socialmente sostenibile.
Alla minaccia di una guerra mondiale, infatti, si assomma una vera e propria “guerra climatica”, già in corso, per accaparrarsi materie prime e fonti di energia. La crisi e la dipendenza energetica si combattono massimizzando l’uso delle fonti rinnovabili e non riaprendo inquinanti ed obsolete centrali a carbone.
Per questo, accogliendo l’appello di Fridays For Future Italia, partecipiamo convintamente allo Sciopero Globale per il Clima #PeopleNotProfit del prossimo 25 marzo, portando al centro della mobilitazione anche i temi della pace e del disarmo. L’immediato cessate il fuoco per garantire corridoi umanitari e la riapertura dei canali diplomatici è l’unica strada per evitare una folle corsa al riarmo ed una escalation militare dalle conseguenze disastrose; occorre piuttosto fornire aiuto concreto ai profughi, proteggere i civili, contribuire all’accoglienza in Europa e in Italia cominciando a garantire al più presto ogni forma di integrazione scolastica e di supporto agli studenti universitari, delle Accademie e dei Conservatori provenienti dai paesi coinvolti nel conflitto. Riteniamo più che mai indispensabile in questo momento scegliere e anteporre le armi della critica alla critica delle armi.

*Per l’intera giornata del 25 marzo 2022 è proclamato lo sciopero di tutto il personale del comparto “Istruzione e Ricerca” e dell’Area dirigenziale, dei docenti universitari e di tutto il personale della formazione professionale e delle scuole non statali.