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La Cgil ha espresso fin da subito una posizione di contrarietà al disegno di “autonomia differenziata” e tra le diverse iniziative di contrasto segnaliamo che la Flc CGIL
insieme al Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, alla Uil e alle Gilda, ha
avviato una campagna di raccolta di firme per presentare una proposta di legge
costituzionale di iniziativa popolare per ribadire con forza il No a qualsiasi ipotesi di
regionalizzazione che possa mettere in discussione l’unità e la coesione sociale del Paese a
partire dall’unità del sistema d’istruzione.

Siamo infatti contrari al disegno di “autonomia differenziata”, che, invece di consolidare
il carattere unitario e nazionale del sistema pubblico di istruzione, rafforzando la capacità
di risposta dello Stato di cui si è avvertita l’estrema necessità durante la recente
pandemia, ripropone un’ulteriore frammentazione degli interventi indebolendo l’unità del
Paese, col rischio di aumentare le disuguaglianze senza garantire la tutela dei diritti per tutti i cittadini e ampliando i divari territoriali.

L’opposizione ai progetti di autonomia differenziata è stata ribadita, da ultimo, dal Congresso della CGIL di Rimini ed ancor prima dal congresso della FLC CGIL di Perugia, che ha compreso tra gli strumenti di lotta anche la raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare.
Con l’approssimarsi del termine di scadenza del 9 maggio 2023, invitiamo a firmare e far firmare sino a raggiungere le 50.000 firme necessarie a portare in Parlamento la proposta di legge e contrastare le iniziative governative attualmente in campo.