Policlinico San Martino – Lunghe code, di almeno 25 minuti, fuori dal pad 15 ex IST, tutti in fila sotto la pioggia, pazienti oncologici, anziani compresi .
Una mattinata non semplice per chi lunedì si è dovuto recare in ospedale, presso il padiglione ex IST: una lunga coda di utenti si è creata all’ ingresso della struttura, talmente lunga da estendersi fino alla fermata del bus in cima alla salita, peraltro resa scivolosa dal selciato bagnato.
E’ evidente ormai che la procedura obbligatoria imposta dall’Amministrazione di questo ospedale, per ridurre la diffusione del COVID 19, risulta inefficace e dannosa soprattutto tenendo conto delle affluenze registrate.
Questo sistema crea rallentamenti in ingresso e la conseguente ‘coda’ di utenti, che rimangono in fila e in attesa di poter entrare nel presidio ospedaliero.
Chi accede all’ospedale dovrebbe essere sottoposto a controllo attraverso termo scanner, il quale verifica la temperatura corporea in automatico, come avviene ormai nella maggior parte dei grandi enti ospedalieri nelle varie regioni.
Invece siamo fermi al triage cartaceo, con utilizzo della stessa penna da parte di tutta l’utenza.
Una situazione insostenibile quella che si verifica ormai da mesi in San Martino, dove una inappropriata attuazione di protocolli sanitari causa file infinite nel piazzale antistante, con lamentele e disagi soprattutto per le persone più in difficoltà.
Riteniamo sia doveroso un celere intervento al fine di apportare dei correttivi ai protocolli in modo da rendere fluido l’accesso ai servizi pur garantendo l’attuazione di misure adeguate a contenere la diffusione della pandemia.
Code di questa importanza a cielo aperto sono una vera follia che non passa inosservata.
Avevamo già segnalato all’Amministrazione questo problema. Inoltre avevamo anche evidenziato il paradosso che vede l’accesso principale regolamentato da triage e contingentamento mentre dai piani inferiori si riesce ad accedere con facilità, bypassando i controlli e le file.
Sollecitiamo dunque una soluzione più efficiente. Questo disservizio va risolto, subito.
Ci sono problemi che mettono in luce una gestione poco attenta alle esigenze del paziente, il quale dovrebbe tornare al centro delle scelte organizzative ed anche nella gestione del contingentamento bisognerebbe pensare a tutelare i più fragili.
Il Segretario Generale FP CGIL Genova Il Funzionario FP CGIL San Martino
Maurizio Gualdi Valentina Piccolo
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