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In questi giorni il Ministero dell’Interno ha pubblicato i dati sugli sfratti in Italia relativi all’anno 2022.
A Genova la richiesta di esecuzione sfratti è aumentata rispetto all’anno precedente del 292%: 2.471 famiglie hanno sulla loro testa e sul loro futuro lo spettro di perdere il luogo dove abitano.
La motivazione degli sfratti è al 90% la morosità. Una morosità dovuta ad un impoverimento di diverse fasce sociali che magari lavorando non riescono a sostenere l’affitto, le spese alimentari, quelle di gas ed elettricità, la scuola per i figli.
Di questi, il 30% nel 2022 è stato eseguito cioè 747 famiglie hanno dovuto abbandonare l’abitazione. Si prospetta per il 2023 un aumento di questi dati e la concretizzazione delle migliaia di richieste di esecuzione sfratti pendenti.
Il governo ha bloccato i fondi per la morosità incolpevole e per i bonus affitto oltre a non finanziare investimenti nell’edilizia pubblica. Questo vuol dire mettere ancora benzina sul disagio di migliaia di famiglie.
Tutto ciò mentre a Genova ci sono 35 mila case private sfitte e circa 2 mila sfitte di case popolari. Per quest’ultime mancano i finanziamenti pubblici per la loro ristrutturazione; per le prime manca la volontà politica di intervenire su un settore immobiliare che dovrebbe essere utilizzato e calmierato.
La Regione Liguria non ha un piano casa condiviso con i sindacati degli inquilini e si muove a spot mettendo pochissime risorse.
Il Comune di Genova cerca nei fondi europei risorse per fare un passo in avanti dopo la beffa del mancato superbonus statale sulle case popolari.
Il bando comunale per il bonus affitto ha prodotto 4.471 domande ma solo 1.943 risultano idonee con esclusi magari per interpretazioni e/o errori amministrativi.
Il Sindaco ha proposto il rilancio dell’Agenzia per la Casa per fare incontrare le proprietà e i potenziali inquilini sulla base dei canoni calmierati.
E’ una proposta positiva perchè permetterebbe di superare la ritrosia di diversi proprietari all’affitto e le difficoltà di diverse famiglie di trovare una soluzione abitativa economicamente sopportabile.
Il ruolo pubblico potrebbe garantire ai due soggetti di rispondere ai loro bisogni.
Per questo il Sunia condivide l’idea dell’Agenzia della Casa sulla quale è necessario aprire un confronto fra Istituzioni Associazioni Proprietari e Sindacato Inquilini.
In ogni caso è urgente un tavolo in Prefettura sugli sfratti, per avere un quadro di ciò che avviene e impedire che il disagio e il dramma di diverse famiglie sia l’unica soluzione alla morosità incolpevole.

Bruno Manganaro
Segretario Generale Sunia Genova