Giotto – Il Novecento proletario di Giordano Bruschi
Docufilm di Ugo Roffi e Ludovica Schiaroli
In Val Bisagno SOLD OUT la proiezione di martedì 1° giugno
si replica giovedì 3 giugno sempre presso Auditorium Saffi di Via Molassana 74F
Prosegue il tour cittadino del documentario sulle lotte operaie “Giotto. Il Novecento proletario di Giordano Bruschi”, che dopo l’anteprima al Cinema Sivori si sposta in Val Bisagno, dove Giordano vive da quasi cinquant’anni.
L’accoglienza non poteva essere più calorosa: sold out dopo pochi giorni la proiezione di martedì 1° giugno a cui seguirà la replica giovedì 3 giugno sempre alle 17,30 presso l’Auditorium Saffi di Via Molassana 74F.
Entrambe le proiezioni sono organizzate con il Patrocinio del Municipio IV Media Val Bisagno nell’ambito del patto di Collaborazione “Storie e memoria”.
Martedì 1°giugno insieme a Giordano Bruschi e agli autori interverranno il Presidente del Municipio Roberto D’Avolio e Tonino Vallone di ANPI Struppa.
Alla proiezione di giovedì 3 giugno interverranno insieme agli autori e Giordano, Nico Saguato, Logos e Barbara Comparini, assessore del Municipio IV Media Val Bisagno; con un saluto di Ivano Bosco, segretario generale SPI Cgil Liguria.
Entrambe le presentazioni sono con entrata gratuita, per giovedì sono ancora disponibili una decina di posti, per partecipare è necessario prenotarsi scrivendo a: pietroalfano1@gmail.com.
Giordano che vive in Val Bisagno dal 1975 non è stupito dall’affetto che lo circonda e racconta volentieri il suo lungo impegno in difesa del territorio.
«Se oggi la Val Bisagno non è bianca di cemento come la Val Polcevera è anche per le lotte che insieme a Giusy e ai comitati di quartiere abbiamo portato avanti per anni» racconta Giordano mentre ricorda l’amata Giusy Giani, compagna di una vita e di tante lotte.
«Con Giusy ho scoperto l’ambientalismo e abbiamo lottato contro il cemento per una vallata più verde: abbiamo vinto 20 vertenze ed evitato che si costruissero migliaia di appartamenti su queste colline, abbiamo riscoperto e valorizzato l’Acquedotto storico, e abbiamo portato avanti anche le mobilitazioni internazionaliste: da qui siamo partiti prima per il Cile e poi per Porto Alegre e nel 2003 ho ristampato Scarpe Rotte il diario di Attilio Camoriano detto “Biondo” partigiano della Val Bisagno».
«Quando mi guardo intorno e vedo questa bella Vallata mi dico: “Giordanino qualche cosa di buono l’hai fatta”».
«Sono contento che Ludovica e Ugo abbiamo raccontato questa storia che in realtà è la storia della Genova operaia, non è solo mia ma di tutti. È bello vedere tante persone interessate a questi fatti».
La proiezione segue la premiere californiana al May Day Reel Work Film Festival di venerdì 14 maggio e quella del 24 maggio scorso al cinema Sivori.
Altre presentazioni sono in programma, sempre con entrata gratuita e ne verrà data notizia sulla pagina Facebook del documentario: @GiottoDocufilm.
Il documentario: L’incredibile vita di Giordano Bruschi diventa un documentario dove è Giordano stesso a rievocare quasi un secolo di impegno sociale, civile, politico.
Il documentario vuole restituire, tramite il racconto diretto del protagonista (classe 1925), alcune vicende storiche di Resistenza e lotta sociale. Dalla partecipazione di Giordano alla Resistenza come staffetta partigiana ai moti dei 30 giugno 1960, dalla battaglia operaia per l’autogestione della San Giorgio del 1950, allo sciopero dei quaranta giorni organizzato dai marittimi nel 1959, fino alla sua attività come politico e sindacalista genovese.
L’urgenza del lavoro nasce dalla necessità di raccogliere il racconto di Giordano, uno degli ultimi testimoni di alcune fasi storiche tra le più significative di Genova nel Novecento e insignito lo scorso anno con il Grifo d’Oro – massima onorificenza assegnata alle personalità che hanno reso onore alla città di Genova.
Cuore del documentario è l’intervista a Giordano/Giotto realizzata all’interno dello stabilimento Ansaldo Energia di Genova mentre rievoca le tante battaglie per l’emancipazione dei lavoratori che lo hanno impegnato negli anni; fanno da contrappunto immagini realizzate oggi del protagonista che ritorna nei luoghi della memoria.
Completano il lavoro materiali dall’archivio personale di Giordano Bruschi e da fonti istituzionali come gli Archivi della Fondazione Ansaldo, della Camera del Lavoro Genova, della Cgil Nazionale Roma, di Anpi Genova e Liguria, Anpi Ansaldo Energia, Anpi Sestri Ponente, dell’Istituto Storico delle Resistenza della Liguria, dell’Istituto Gramsci di Roma, dell’Istituto Storico della Resistenza di Torino, dell’Archivio storico della Camera dei Deputati, Archivio Storico Foto Omnia di Ugo Borsatti ora della Fondazione CR Trieste, dell’Archivio storico de Il Secolo XIX, Fratelli Frilli Editori e della Biblioteca Civica Berio di Genova.
Pagina Facebook: @GiottoDocufilm
Durata: 57 minuti
Realizzazione: febbraio – dicembre 2020
Il documentario è stato auto prodotto dagli autori con il prezioso aiuto di Pietro Alfano di Anpi Ansaldo Energia.
Con il contributo di Coop Liguria, CGIL Genova, Circolo Autorità Portuale CAP.
Si ringrazia Ansaldo Energia per la location.
Gli autori
Ugo Roffi, film maker e Ludovica Schiaroli, giornalista, sono già autori del documentario “Il Canto del Gallo” sulla vita di Don Andrea Gallo edito da Chiarelettere nel 2012; “Giovanni Burlando’s Vision” short-docu pluripremiato (Festival di Portland e Toronto) sulla vita del decano della corse motociclistiche in salita nel 2015; insieme a Fabio Palli e Simona Tarzia hanno realizzato “DigaVox – testimonianze dalla Diga di Begato” sull’emergenza abitativa a Genova nel 2018 distribuito da Distribuzioni Dal Basso.