Franco Sartori, la città possibile: il docufilm fa il bis a Roma
Franco Sartori – la Città possibile, scritto e diretto da Ugo Roffi e Ludovica Schiaroli da un’idea di Luca Borzani e Antonio Caminito fa il bis a Roma.
Proiezione mercoledì 26 aprile ore 18:30
Millepiani Coworking
Via Nicolò Odero, 13 – Roma
La Genova degli anni 80-90
tra de-industrializzazione, lotte per ambiente e sviluppo sostenibile
raccontata attraverso la figura del sindacalista Franco Sartori
ingresso libero
Roma 22 aprile 2023. Si svolgerà a Roma mercoledì 26 aprile alle 18:30 presso Millepiani Coworking in via Nicolò Odero, 13 la seconda proiezione del docufilm “Franco Sartori – La città possibile che racconta le trasformazioni del ponente genovese tra gli anni Ottanta e Novanta attraverso l’impegno politico sindacale di Franco Sartori (1941-1996).
«La città possibile immaginata da Sartori è un luogo complesso di cambiamento ed innovazione che abbraccia le mutevoli relazioni tra essere umano e ambiente – aggiunge Maya Vetri, Assessore alla cultura Municipio VIII-Roma – Il territorio del Municipio Roma VIII, con le sue molteplici connessioni, rappresenta un contesto simile alla Genova degli anni ’80, una comunanza forte che ci rende consapevoli del fatto che c’è solo un tipo di evoluzione possibile, quella che vede al centro l’accessibilità alla conoscenza, alla formazione, al lavoro, al tempo libero di qualità, e l’impegno quotidiano da parte delle istituzioni di tutelare le persone e garantire loro il pieno diritto ad una vita dignitosa».
L’incontro sarà anche l’occasione per salutare la notizia che il 1°maggio verrà intitolata una strada a Bruno Trentin, sindacalista con cui Franco Sartori collaborò intensamente – e a cui lo legava un rapporto di amicizia molto profondo.
Alla proiezione parteciperanno insieme agli autori, Ugo Roffi e Ludovica Schiaroli, Antonio Caminito, Sindacalista Fiom Cgil Genova, amico e compagno di lotte di Sartori che insieme a Luca Borzani ha avuto l’idea di realizzare un docufilm sul sindacalista genovese, Amedeo Ciaccheri, Presidente Municipio VIII-Roma, Sandra Giuliani, Donne di Carta, Leila Maiocco, Responsabile del Centro Civico di Cornigliano dal 1985 al 2000, Maya Vetri, Assessore alla cultura Municipio VIII-Roma, Maddalena Vianello, femminista.
«Ci fa molto piacere tornare a Roma dopo la prima proiezione fatta a Scena e dopo tante proiezioni a Genova – raccontano gli autori, Ugo Roffi e Ludovica Schiaroli – Per noi è importante a distanza di 27 anni dalla morte di Sartori ricordare il suo impegno e la sua capacità di dare vita a un sindacato nuovo che “esce dalla fabbrica” per confrontarsi con tutti i soggetti che fanno parte della società. Prima del nostro docufilm se si digitava il nome di Sartori in rete non usciva quasi nessun riscontro, oggi non è più così ed è molto importante aver contribuito al ricordo di un uomo che ha dato così tanto alla collettività»
ll documentario racconta, attraverso la figura del sindacalista Franco Sartori (1941-1996), la Genova degli anni 80-90: una città segnata dalle crisi delle grandi fabbriche, del porto, dall’inquinamento, dall’assenza di politiche industriali dove, contemporaneamente, emergono nuovi soggetti politici come il Comitato Salute e Ambiente delle donne di Cornigliano, e un uomo come Sartori che vede nel Ponente il laboratorio da cui ripartire per costruire una nuova stagione di sviluppo per la città.
La città possibile immaginata da Sartori è quella che non consuma il territorio, ma mette al centro lo sviluppo sostenibile, investe sui nuovi lavori, sui nuovi saperi, vede le contraddizioni non come ostacoli ma come risorse.
Una sfida, un progetto di comunità troppo avanti per quegli anni, che non viene compreso appieno né dal sindacato né dal PCI che vedono nel sindacalista genovese un’anomalia. Il rapporto sempre dialettico con quelli che erano i punti di riferimento politici e sindacali, non impediscono però a Sartori, quando torna a Genova nel 1982, dopo una lunga trasferta romana, di dare impulso alla Camera del lavoro del Ponente che diventerà il principale luogo di elaborazione cittadino.
Quanto si è realizzato della Genova di Sartori lo scopriamo attraverso il racconto di sei testimoni d’eccezione che hanno vissuto quel periodo e hanno conosciuto e lavorato con il sindacalista genovese: lo storico Luca Borzani, Antonio Caminito, sindacalista e segretario FIOM dal 1999 al 2019, Leila Maiocco, responsabile del Centro Civico di Cornigliano dal 1985 al 2000, punto di riferimento delle donne del Comitato Salute e Ambiente e compagna di Sartori, il senatore Andrea Ranieri, segretario CGIL Liguria dal 1989 al 1996, Uliano Lucas, fotoreporter conosciuto per i suoi reportage sul mondo del lavoro e delle migrazioni che ha fotografato la Genova degli anni 80 e 90 e Igor Magni, segretario della Camera del lavoro di Genova.
Per quanto riguarda il materiale filmico, oltre alle interviste e alle immagini girate ex novo del Ponente genovese di oggi, sono stati utilizzati filmati e fotografie da molti archivi, tra questi quelli della Fondazione Ansaldo, dell’Archivio Storico della Camera del lavoro di Genova, della CGIL Roma, del Centro Civico di Cornigliano, delle Teche Rai, dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), del Technopole Sophia
Durata: 81 minuti; Realizzazione: novembre 2021 – ottobre 2022
Il documentario è stato auto prodotto dagli autori con il contributo della Camera del lavoro di Genova e dello SPI Cgil Liguria.
Ugo Roffi, film maker e Ludovica Schiaroli, giornalista, sono già autori dei documentari Il Canto del Gallo sulla vita di Don Andrea Gallo edito da Chiarelettere nel 2012; Giovanni Burlando’s Vision nel 2015; nel 2018 DigaVox – testimonianze dalla Diga di Begato; nel 2021 Giotto. Il Novecento proletario di Giordano Bruschi.
I documentari sono disponibili in italiano e in inglese su Distribuzioni dal Basso, piattaforma per il cinema indipendente.
Link al trailer