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“Ci siamo arrivate, anche quest’anno è giunto il 25 novembre, giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.

La ricorrenza costituisce un’importante occasione per ragionare pubblicamente sulla condizione femminile nel nostro Paese e raccogliere organicamente le elaborazioni che scaturiscono da una discussione costante nel corso di tutto l’anno , che le  donne della CGIL  sviluppano all’interno dell’organizzazione “Belle Ciao”.

A noi non è sfuggito il dibattito acceso che nei giorni precedenti ha campeggiato in molti talk show politici, nel corso dei quali si sono rincorse le teorie negazioniste del fenomeno del patriarcato. Sebbene sia indubbio che lo stesso non abbia più le sembianze con le quali l’abbiano conosciuto le nostre nonne e le nostre madri, reso addirittura istituzione da leggi, che, ne sancivano il perno delle relazioni di potere tra gli uomini e le donne, è altrettanto innegabile che la società sia ancora uomo-centrica. Essere  discriminate, ostacolate e molestate sul lavoro significa subire  una pesante forma di violenza, che va combattuta anche all’interno dei contratti collettivi di lavoro e degli integrativi aziendali. Ricominciare a ragionare con determinazione in termini di azioni positive, come previsto dalla legge 125/91, in termini di codici contro le molestie sessuali ed in termini di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, rappresenta un contrasto forte e concreto al patriarcato.

In questo senso il sindacato è stato e deve continuare ad essere un motore verso una società più giusta ed inclusiva, dove il lavoro delle donne non sia prevalentemente povero, segno emblematico di una debolezza dello stesso che smette di essere fattore di tutela e di protezione sociale.

Saremo in piazza anche quest’anno, ma saremo al lavoro tutti i mesi dell’anno per parlare di noi, per parlare delle donne, per lavorare ed agire tutte e tutti insieme in favore delle lavoratrici.”

 

Vanda Valettini
Funzionaria politiche di genere Camera del Lavoro Genova