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Nel 2024, rispetto all’anno precedente, Genova perde 3.156 assunzioni (-2,7%). Il dato è emerso ieri pomeriggio ai Giardini Luzzati nel corso della presentazione del libro “Lavoro povero a Genova” a cura di Luca Borzani.

“I dati relativi al mondo del lavoro confermano quello che sosteniamo da tempo e che ci preoccupa fortemente: i primi a subire le conseguenze di un lavoro sempre più povero e precario sono i giovani” dichiara Igor Magni Segretario Generale della Camera del Lavoro di Genova. Tra le forme contrattuali in contrazione infatti c’è proprio l’apprendistato, strumento nato per favorire un accesso privilegiato al lavoro dei giovani e che purtroppo cala del – 12,1%. A questo dato si aggiunge quello sul contratto a tempo indeterminato: solo il 6,6% dei giovani under 29 anni è stato assunto stabilmente nel 2024. “Non si può continuare ad ipotecare il futuro dei nostri giovani – aggiunge Magni – L’8 e il 9 giugno abbiamo tutti una grande possibilità che è quella di andare a votare ai referendum. La Cgil ha raccolto 5 milioni di firme per poter presentare cinque quesiti referendari, uno di questi riguarda proprio la precarietà: dobbiamo mettere un freno alle norme che consentono la precarietà a vita e con un sì sulla scheda elettorale si può raggiungere il risultato”.

Sempre sui giovani c’è un altro dato negativo che riguarda la Città Metropolitana di Genova “Nel solo 2024, l’Istat ha registrato come i giovani tra i 18 e i 39 anni emigrati verso l’estero siano stati 1.174 il dato in assoluto più alto dal 2014 ed in aumento del 12% sull’anno precedente” ha aggiunto Marco De Silva responsabile Ufficio Economico Cgil Genova e Liguria.

Alla discussione, insieme al curatore, hanno partecipato Emanuela Traverso Nidil Cgil Genova,  Mattia Rossi di Legacoop Liguria, Luisa Stagi dell’Università di Genova e Andrea Chiappori della Comunità di Sant’Egidio.

Camera del Lavoro di Genova