Noi, figli dei lavoratori siderurgici di questa fabbrica così ricca di storia, siamo orgogliosi di essere stati scelti e coinvolti in questo progetto che ci porterà, alla conclusione di esso, a visitare Auschwitz e Birkenau nel prossimo mese di Maggio.
Prima di questo viaggio saremo impegnati in un percorso di riflessione.
Ci recheremo alla Casa dello Studente di Genova, quartier generale delle SS, luogo di atroci torture durante la seconda guerra mondiale e oggi Museo Europeo della Resistenza.
Parteciperemo a incontri di approfondimento con rappresentanti dell’Aned, dell’Anpi e della Comunità ebraica.
Vogliamo riflettere su come l’Olocausto non sia stato uno sbandamento della storia, una parentesi, ma sia l’espressione di una terribile potenzialità insita nella nostra civiltà.
Vogliamo riflettere su come uomini comuni, bravi padri di famiglia, possano trasformarsi in carnefici.
Vogliamo riflettere su come le vie dell’obbedienza cieca, della mancanza di senso critico e del gregarismo abbiano condotto al crimine di massa.
Vogliamo riflettere su come i massacri nelle trincee della prima guerra mondiale abbiano assuefatto le società alla morte e pochi anni dopo reso accettabile alle nostre coscienze lo sterminio.
Trincee oggi nuovamente intrise di sangue e di cadaveri, qui in Europa.
Vogliamo riflettere sui processi di disumanizzazione avvenuti nel cuore di un Europa moderna che fabbricò emarginati ed esclusi, rifiutati, confinati e demonizzati. E infine sprofondati nell’abisso.
E di come questi processi di ghettizzazione e esclusione vadano sempre combattuti ogni volta che si manifestino.
Sostanzialmente, non vogliamo solo commemorare ma vogliamo conoscere.
Perché Auschwitz non fu’ qualcosa al di sopra della storia, come a lungo si è detto, ma fu tutto dentro la nostra storia e la nostra società.
Siamo grati alla SmS Guido Rossa e all’azienda dell’opportunità che ci viene data.
Perché con questa iniziativa ci viene trasmessa una cosa importantissima:
LA RESPONSABILITA’ E IL DOVERE DELLA TESTIMONIANZA INSIEME ALLO STIMOLO AD APPROFONDIRE E CAPIRE PERCHE’ CIO’ AVVENNE.
Cosi come siamo grati alle lotte dei nostri padri e delle nostre madri per difendere questa fabbrica che è un simbolo di questa città.
Il lavoro operaio, il lavoro in tutte le sue articolazioni, compreso quello tecnico impiegatizio, non è solo fonte di sviluppo economico, ma è un qualcosa dal quale si irradiano processi di civilizzazione e antidoti agli imbarbarimenti.
E qui, oggi, ne stiamo dando dimostrazione.
Genova 24 gennaio 2025