Sulla nuova procedura di licenziamento collettivo di Ericsson con 8 esuberi a Genova,
in seguito all’incontro con l’Azienda, conclusosi con un mancato accordo, e in seguito allo sciopero di 4 ore svoltosi nella mattinata del 18 dicembre u.s., stamattina la Slc Cgil è stata ricevuta, dopo apposita richiesta, dalla Conferenza dei Capigruppo in Consiglio Regionale, alla presenza dell’Assessore competente Paolo Ripamonti.
La delegazione sindacale ha ribadito la preoccupazione per il sito di Genova, che sta progressivamente riducendo il proprio organico, e ha richiesto la ricostituzione urgente del tavolo di confronto tra Parti Sociali e Regione – Comune, che nel 2017 aveva proficuamente lavorato, ottenendo la ricollocazione in altre aziende genovesi dei dipendenti Ericsson licenziati.
Fondamentale una vera politica industriale a livello nazionale, ma necessario anche un concreto e deciso intervento della politica locale: infatti, le precedenti procedure di licenziamento collettivo hanno portato alla riduzione di due terzi del personale Ericsson operante sul sito di Genova, e ciò nonostante i soldi pubblici acquisiti dall’Azienda nel 2012 quando era stata trasferita in quello che doveva diventare il polo tecnologico di Genova Erzelli.
L’Assessore competente ha garantito la ricostituzione a stretto giro del tavolo di cui sopra e ha confermato la volontà di farsi carico della situazione, mettendo in campo ogni strumento a disposizione.
Oggi pomeriggio alle ore 16,30 è previsto l’incontro con Mario Mascia, Assessore del Comune di Genova, a cui verranno ribadite le medesime richieste. Genova non può permettersi ulteriori esuberi ma deve tornare ad essere un polo di eccellenza tecnologico e produttivo e non un luogo dove senza prospettive occupazionali, ma anzi dove il lavoro viene continuamente smantellato.
Slc Cgil Genova