Al posto del parco urbano di Villa Bombrini un grande parcheggio di tir!
E’ questo il regalo di inizio anno che il Presidente della Regione, il Sindaco di Genova e il Presidente di Società per Cornigliano hanno deciso di fare agli abitanti di Cornigliano.
Eppure l’Accordo di Programma firmato il 27/5/2005 è molto chiaro: l’articolo 20 di detto documento impegna le parti pubbliche ad adoperarsi, con il coinvolgimento della popolazione interessata, a realizzare le condizioni necessarie per la riqualificazione del territorio e della delegazione e la valorizzazione del suo contesto urbano. Uno dei fulcri di tale operazione è rappresentata dall’area di Villa Bombrini.
L’Accordo di Programma ha valore legislativo e il Presidente della Regione Liguria, il Sindaco di Genova e Società per Cornigliano non possono arrogarsi il diritto di modificarlo, cosa peraltro impossibile in quanto il piano urbanistico comunale destina tale area a verde e attrezzature sportive.
Si dice che il parcheggio dei tir rappresenta una soluzione provvisoria, ma tale affermazione rischia di essere falsa in quanto l’area definitiva di sosta dei tir è prevista in aree attualmente occupate in modo illegittimo dai container; la soluzione rischia pertanto di essere dilazionata ancora per molti anni.
L’Accordo di Programma, non dimentichiamolo, ha già stanziato le risorse, incamerate da Società per Cornigliano, per la riqualificazione dell’unica porzione di area ex ILVA realmente restituita alla delegazione e alla città e cioè quella circostante Villa Bombrini.
Perchè questi soldi non si spendono per Cornigliano e per i suoi cittadini?
Non solo non si costruisce il parco urbano ma si fanno ulteriori ipotesi riguardo altre servitù che, se realizzate, penalizzerebbero ulteriormente la delegazione, altro che risarcimento.
Non si risarciscono i cittadini di Cornigliano con i depositi petrolchimici, l’impianto di Gas Naturale e il trattamento fanghi dei depuratori di tutta la città!
Regione, Comune e Società per Cornigliano dovrebbero essere più trasparenti e venire a riferire ai cittadini, così come prevede l’Accordo di Programma. Spi Cgil Genova
comunicato stampa del 4 febbraio 2020