Coronavirus, lockdown e “Tempo sospeso” nei video dei ragazzi
Una favola e il mostro cattivo che naturalmente è lui, il coronavirus. Semplici ma evocative le immagini scelte da Andy, una delle alunne del Firpo Buonarroti nei mesi scorsi impegnate nel progetto “Tempo sospeso” promosso dal Dipartimento Benessere dello SPI CGIL Genova e a cura di Piero Repetto e Riccardo Camisasca, per raccontare il suo 2020 di pandemia.
E poi Francesca e Santiago e il loro accostamento tra un “prima” di cui ancora non si vede il ritorno e un “dopo” il contagio fatto di tanti contatti, ma tutti virtuali. Abbracci e mascherine; feste e videochat; gite e lezioni a distanza.
Sono i video di adolescenti alle prese con un cambiamento epocale che ha rubato loro perfino lo spazio della scuola: tra i banchi in presenza ma solo a singhiozzo, la prospettiva di un allungamento dell’anno scolastico e un settembre che si spera possa portare almeno qui un po’ di normalità.
Il 21 ottobre scorso avevano preso il via gli incontri tra i “nonni” dello SPI e i ragazzi di Firpo, Doria, Nautico San Giorgio per finire ai primi di dicembre con il Montale. Tutto naturalmente nel corso di 10 videoconferenze per dare vita ad un dibattito molto vivace, con aspetti di grande consapevolezza e responsabilità, con gli alunni soddisfatti di essere finalmente chiamati ad esprimersi in un confronto fra passato, presente e futuro prossimo, a parlare del proprio vissuto in un anno difficile.
Difficile, ma con la consapevolezza che il mostro si può sconfiggere, come si vede nel video di Andy. Servono impegno e soprattutto speranza: quella che proprio le giovani generazioni più di tutte incarnano.