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RINNOVO RSU 2022 UNIVERSITA’: IL PROGRAMMA

La FLC CGIL si presenta al rinnovo

RSU  con una lista di candidate e candidati rappresentativa e qualificata, con il proposito di proseguire – anche nel prossimo mandato – l’azione sindacale a livello locale di contrasto a politiche governative e di ateneo incentrate sul taglio dei diritti e delle risorse per l’università pubblica.

Le  scelte  che  verranno  fatte  condizioneranno  in  maniera  significativa  il  nostro  futuro  professionale. Serve una contrattazione sui luoghi di lavoro più forte e inclusiva che mai. Serve una RSU in grado di rappresentare e difendere i diritti e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, fragili e no, per rafforzare la democrazia nei nostri posti di lavoro.

La rappresentanza sindacale ha bisogno di rinnovarsi, di dare voce a chi lavora con impegno negli uffici, nei laboratori, nelle biblioteche, nei Centri, nei dipartimenti, a chi ha iniziato a lavorare negli ultimi anni, ai giovani, alle donne. E, per dare compiutamente voce a chi rappresentiamo, vi chiediamo una più ampia partecipazione, affinché abbiano maggiore peso nelle decisioni e nell’organizzazione del lavoro.

Il principale obiettivo di metodo che vorremmo perseguire investe proprio l’organizzazione interna della RSU, che  negli  ultimi  mandati  ha  subito  una  involuzione  grave  con  ricadute  negative  sull’immagine  di compattezza e di unitarietà dimostrata sia nei confronti della controparte, sia nei confronti dei colleghi rappresentati, con grande dispendio di energie che si potrebbero invece utilizzare in un’ottica virtuosa.

Se la RSU è un organismo unitario, la voce che la rappresenta deve essere unitaria.

Basta con i personalismi, sì al lavoro di squadra!

Il nostro programma

La FLC CGIL ha lavorato incessantemente per costruire una piattaforma che possa recuperare lo scarto esistente con altri settori del pubblico impiego. A questo proposito l’ultima Legge di Bilancio ha previsto che a partire dal 2022, per ogni anno, saranno stanziati ulteriori 50 milioni di euro di risorse straordinarie (oltre a quelle già previste per il rinnovo del CCNL).

Per questo sarà importante avere delegati RSU capaci di portare avanti quelle rivendicazioni che permetteranno  una  ripresa  dell’evoluzione  retributiva  attraverso  l’incremento  dei  valori  stipendiali  e  il rifinanziamento dei fondi per la contrattazione integrativa e decentrata e il rilancio delle Progressioni Economiche Orizzontali (PEO).

A livello nazionale chiediamo da tempo un livello di confronto sindacale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, i criteri per la definizione e la regolamentazione del Lavoro Agile e la conciliazione delle attività in modalità in presenza con quelle in modalità a distanza.

Vorremmo reinserire tra le materie di contrattazione formazione, mobilità e welfare aziendale senza ricadute sul fondo accessorio.

Chiediamo l’estensione al Personale del settore università di un sistema di progressione orizzontale semi automatico con l’introduzione un nuovo sistema di classificazione del Personale che porti a soluzione le problematiche relative al Personale convenzionato con il SSN, a quelle dei Collaboratori Esperti Linguistici e l’introduzione nel CCNL della figura del Tecnologo a tempo indeterminato.

Contro le esternalizzazioni, chiediamo un processo di stabilizzazione del personale precario in Università e l’estensione a tutte/i dei diritti fondamentali a partire dalla tutela di chi lavora negli appalti e nei servizi esternalizzati. Vogliamo un piano straordinario di assunzioni di personale TA che comporti anche un adeguato numero di Progressioni Economiche Verticali (PEV).

Questi obiettivi saranno al centro dell’azione dei nostri delegati RSU:

  • Migliorare il Clima Organizzativo.
  • OTTenere un Piano straordinario di reclutamento del Personale T.A. che preveda un ciclo adeguato di Progressioni Economiche Verticali.

 

  • IncremenTare il Fondo salario accessorio attraverso le risorse contrattuali e l’utilizzo di risorse aggiuntive derivanti da progetti, premialità e conto terzi, se necessario anche con la revisione dei relativi Regolamenti di Ateneo.
  • OTTenere un piano di Progressioni Economiche Orizzontali che possa garantire a tutte e a tutti almeno un passaggio, a partire dai più giovani di servizio attraverso meccanismi semi automatici finanziati dalle risorse nazionali.
  • GaranTire un primo inquadramento, che nel nuovo ordinamento, assicuri una premialità rispetto all’esperienza maturata e un riconoscimento dell’esperienza acquisita.