Assemblea delle assemblee alla Spezia per i cinque referendum. Comiti, Cgil: “Riscoprire il valore profondo della militanza e della partecipazione dal basso”
Questa mattina si è svolta al Cinema Il Nuovo l’assemblea delle assemblee della Cgil della Spezia per il lancio sul territorio e nei posti di lavoro della campagna della Cgil per i quattro referendum sul lavoro (lavoro tutelato, dignitoso, stabile, sicuro) e per quello sulla cittadinanza. Hanno partecipato circa 300 persone tra dirigenti, delegati ed esponenti delle associazioni che fanno parte del costituendo Comitato referendario provinciale, alla presenza di Maurizio Calà, Segretario regionale della Cgil, e Christian Ferrari, Segretario nazionale Cgil. La sfida per i referendum si cala in un contesto territoriale fortemente segnato dalla precarietà.
Secondo gli ultimi dati, in provincia della Spezia i contratti stabili (a tempo indeterminato) sono scesi dal 17,6 al 11,6% e quattro assunzioni su dieci sono a tempo parziale. L’apprendistato (naturale anticamera di un contratto stabile per i giovani) è in rapido calo e riguarda ormai solo il 4,3% di tutte le assunzioni, mentre i contratti stagionali (+246% sul 2014) rappresentano un’assunzione su cinque. I contratti a tempo determinato (40,1%), pur risultando sempre la forma “normale” di assunzione in provincia, calano di ben 9 punti percentuali sul totale delle assunzioni; il lavoro intermittente passa dall’8,8 al 15,9% con una crescita addirittura del +209%.
Per quanto riguarda il tema della sicurezza sul lavoro, La Spezia rappresenta il 11,5% dei morti in Liguria nel 2024 e il 15,4% nel cumulato ligure tra il 2018 ed il 2024. Spezia rappresenta il 14,9% delle denunce di infortunio in Liguria, mentre i casi di malattia professionale sono saliti del +24% e La Spezia rappresenta oltre il 30% di tutte le denunce di malattia professionale in Liguria.
Durante l’assemblea si sono alternati interventi di lavoratrici e lavoratori che hanno raccontato le proprie esperienze relativamente ai quesiti referendari. “I referendum sul lavoro e sulla cittadinanza rappresentano molto più di una semplice consultazione popolare. Sono, prima di tutto, una battaglia di democrazia, partecipazione e civiltà. E lo sono perché rimettono nelle mani delle persone la possibilità di decidere su questioni che riguardano la loro vita quotidiana, i loro diritti, il loro futuro- ha sottolineato Luca Comiti, Segretario generale della Cgil spezzina nella sua relazione- Dobbiamo fare tutto quello che è in nostro potere per portare a votare più persone possibili e raggiungere il quorum. Sappiamo bene che sarà difficile, che dovremo scontrarci con l’indifferenza, con il disinteresse, con il cinismo di chi dice che nulla può cambiare. Ma noi sappiamo che non è così. La storia la scrivono quelli che partecipano, quelli che lottano, quelli che non si arrendono. E allora dobbiamo riscoprire, ancora una volta, il valore profondo della militanza e della partecipazione dal basso.”