Genova, 6 marzo 2020. “La fase di emergenza legata al contagio del covid-19 richiama tutti a un forte senso di responsabilità – dichiarano Federico Vesigna e Fulvia Veirana, rispettivamente Segretario Generale e Segretaria della Cgil Liguria e proseguono – le misure a tutela della salute pubblica non devono far passare in secondo piano le preoccupazioni legate al personale sanitario ed in particolare servono: idonee forniture di dispositivi di protezione individuale; modalità celeri di reclutamento di operatori, specialisti, medici; chiara codifica di procedure di presa in carico dei pazienti che prevengano il contagio all’interno delle strutture sanitarie (istituzione camere calde, accessi dedicati)”.
“La protezione dei lavoratori, che per noi è sempre una priorità – aggiungono Vesigna e Veirana – in questa fase di emergenza sanitaria deve diventare anche il primo strumento di tutela collettiva in particolare per le fasce più deboli e a rischio”.
“Sappiamo – proseguono – che molti lavoratori sono già stati posti in isolamento e per questo servono tempestive misure di rafforzamento del sistema attraverso, in primis, investimenti sugli organici e poi sugli strumenti di cui dotare le strutture”.
Alisa avrebbe predisposto un piano d’azioni prioritarie, straordinarie e urgenti per una riorganizzazione dei presidi e delle prestazioni erogate dagli stessi.
Ben sapendo che si tratta di una situazione emergenziale, occorre valutare con attenzione le soluzioni. “Ad esempio – affermano in conclusione i Segretari – la ventilata ipotesi di utilizzare l’ospedale di Voltri, determinerebbe la chiusura del Pronto soccorso, lasciando senza alternative i cittadini da Savona al Villa Scassi di Sampierdarena. Pur comprendendo la necessità di fare presto è necessaria la massima attenzione alle soluzioni da adottare e pertanto rinnoviamo la disponibilità del sindacato alla più ampia collaborazione”.
Di seguito il link per leggere il testo integrale della lettera inviata questa mattina dalla FP Liguria a Toti
DPCM Regione Liguria.pdf