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Economia sommersa ed illegale: la Liguria raggiunge il 12% sul PIL. E’ il dato più alto di tutte le regioni del nord e persino della media nazionale

“In Liguria abbiamo una triste leadership su tutte le voci che rilevano le condizioni strutturali di una economia che si sta sempre più terziarizzando e crescendo nella parte sommersa con le evasioni dei tributi e con il lavoro irregolare. Sono le questioni che come Cgil denunciamo da tempo e su cui le risposte della politica e delle amministrazioni sono assolutamente del tutto inadeguate” così Maurizio Calà Segretario Generale Cgil Liguria commenta i dati sulla presenza dell’economia illegale secondo i quali la Liguria svetta come prima regione tra tutte le regioni del centro-nord “Questa è una questione inquietante che dimostra un attivismo importante della criminalità in Liguria ed una permeabilità del territorio, del tessuto produttivo e della politica che dovrebbe allarmare le istituzioni locali che invece sempre più delegano il contrasto delle mafie alla magistratura e si dimostrano succubi, talvolta complici e persino omertosi o “menefreghisti” rispetto al fenomeno delle mafie” aggiunge Calà.

I dati, elaborati (su dati Istat e lavoce.info) dal responsabile ufficio economico Cgil Genova e Liguria Marco De Silva, sull’economia non osservata, e cioè l’insieme dell’economia sommersa (sotto dichiarazioni e lavoro irregolare) e dell’economia illegale, nel 2022, in Italia, ha raggiunto un valore di circa 200 miliardi registrando una cresciuta di 17,6 miliardi, con un aumento del 9,6% rispetto al 2021. Un dato persino superiore alla crescita del Pil che è stata del +8,4%. L’economia sommersa si attesta a poco meno di 182 miliardi di euro mentre le attività illegali sfiorano i 20 miliardi.
Il dato sull’economia non osservata raggiunge in Liguria il 12% del Pil. Un valore molto superiore a quello della media nazionale del 10,5%, che però contiene importanti disparità geografiche. La Calabria, per esempio, ha l’incidenza più alta con il 19,2%, ossia quasi un quinto dell’economia regionale è composto da attività non osservabili.
Preoccupa molto il dato ligure perché è il più alto del Nord-Italia.

Il 12% della Liguria di economia non osservata si compone del 5,7% delle sotto-dichiarazioni, il 4% il lavoro irregolare e il 2,3% l’economia illegale.
L’8,4% della Lombardia ha il 4% di sotto-dichiarazioni, il 3% di lavoro irregolare e del 1,4% di economia illegale.
Il 10,3% del Piemonte contiene il 5,1% di sotto-dichiarazioni, il 3,5% di lavoro irregolare e il 1,7% di economia illegale.
Volendo convertire le percentuali in soldi, nel 2022 il valore del PIL in Liguria è stato 53.934,5 mln di € (quasi 54 mld di €). Il 12% di economia non osservata quindi equivale a 6.472,2 mln di € (6,47 miliardi €).
Di questi:
Sotto-dichiarazioni (5,7%) 3.074,3 milioni di euro
Lavoro irregolare (4%) 2.157,4 mln €
Economia illegale (2,3%) 1.240,5 mln €