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Abbiamo aderito convintamente al flash mob di questa mattina a Genova contro la legge bavaglio per diversi motivi: il primo perché come scritto nell’appello alla partecipazione a firma dell’Associazione ligure giornalisti non si tratta solo di una lotta di categoria che riguarda i giornalisti, ma di una battaglia che deve interessare tutte le cittadine e i cittadini di questo paese. Il secondo motivo è che si tratta di una battaglia per i diritti: il diritto ad essere informati, il diritto a vivere in una democrazia compiuta, una democrazia che avanza e non che arretra. Come pubblicato dal Rapporto 2023 di Reporter Senza Frontiere, l’Italia non brilla nella classifica internazionale che riporta la fotografia delle libertà di stampa nel mondo. Noi crediamo che questo provvedimento possa rappresentare un ulteriore tassello che ci relegherebbe ancora più in basso rispetto anche a questa classifica. Noi crediamo che questo provvedimento sia contrario a quanto contenuto nella Carta costituzionale non solo per la compressione della libertà di stampa, ma anche per gli sviluppi nefasti che avrebbe su una professione         dove i precari sono in continuo aumento: chi non ha contezza del proprio futuro non può essere totalmente libero.

Igor Magni e Maurizio Calà Segretari Generali Cgil Genova e Liguria