VEIRANA “NUMERI MOSTRUOSI, E’ UNA GUERRA CHE SI DEVE VINCERE”
Sono state 2.858 le denunce d’infortunio in Liguria nel primo bimestre 2021, in calo di 250 sullo stesso periodo dell’anno precedente (- 8%); il calo è soprattutto dovuto al drastico ridimensionamento delle denunce di infortunio in itinere, quelle casa-lavoro (- 42,5%), mentre molto più contenuto è il decremento delle denunce in occasione di lavoro (-3,1%).
“Nonostante il calo degli infortuni, il dato è ancora mostruoso: 3 mila denunce in due mesi sono una enormità – commenta Fulvia Veirana Segretaria Generale Cgil Liguria – si deve cambiare l’assunto che la sicurezza e la salute sul lavoro sono un costo, solo così, mettendo al centro la vita delle persone prima del profitto si può pensare di cambiare le cose in questo Paese”.
A livello territoriale il 53,2% delle denunce per luogo di accadimento vede Genova protagonista con 1.521 denunce (in calo del 12,4% sul 2020), Savona con il 19,7% (in calo del 3,8%), la Spezia con il 14,1% è l’unica provincia ove le denunce aumentano sul 1° bimestre 2020 (+ 13,5%) ed Imperia con il 13% (in calo del 13,9%). Per l’82,9% delle denunce si tratta di cittadini italiani, per il 13,9% si tratta di lavoratori Extra-UE (+7,6%) e solo per il 3,2% di lavoratori appartenenti all’UE (-5,2%). Se si valutano gli infortuni dal punto di vista anagrafico per il 45,3% l’età è compresa tra i 45 ed i 59 anni e per l’8,6% dai 60 ai 74 anni.
Per Veirana “L’opportunità che abbiamo davanti con le risorse che arriveranno dal Recovery Plan è unica: dobbiamo stravolgere l’attuale modello di sviluppo puntando su una nuova qualità del lavoro che tra gli obiettivi prioritari abbia anche quelli di perseguire salute e sicurezza di chi lavora”.