image_pdfimage_print

 

Nella sua prima visita a Genova la Ministra Paola De Micheli ha incontrato le parti sociali sulle priorità per la Liguria.

Si deve colmare il divario infrastrutturale della nostra regione: questa è una condizione fondamentale per sostenere lo sviluppo portuale, ma anche per cogliere le opportunità turistiche.

Da levante a ponente la nostra regione sconta un pesante ritardo rispetto alla realizzazione delle infrastrutture che va colmato al più presto e una risposta chiara deve arrivare in particolar modo sul tema della Gronda.

In particolare sul Decreto Genova è necessario sbloccare le zone logistiche speciali per agevolare le procedure burocratiche inerenti il traffico portuale da e per il Porto. L’altra necessità è quella di ottenere un prolungamento delle risorse aggiuntive dedicate al trasporto pubblico locale almeno sino a che non sia ricostruito il Ponte Morandi. Sullo stesso tema va presentato il disegno di legge attraverso il quale alla Liguria devono essere restituiti 12 milioni di euro per il trasporto pubblico locale che corrispondono al taglio di 300 milioni dal fondo nazionale. Infine, sarebbe utile che il Ministero rispondesse alle reiterate richieste di incontro sulle funivie nel savonese, sia per salvaguardare la produzione e i posti di lavoro, sia per evitare ai savonesi un drammatico incremento del traffico su gomma.

E poi c’è il tema dell’autonomia differenziata: per la Cgil il progetto Toti va totalmente abbandonato per lasciare posto ad una strategia che evidenzi le eccellenze della nostra regione a partire dai Porti, senza penalizzare sanità, mobilità e in generale per non creare cittadini di serie a e di serie b.