In queste ore sono stati pubblicati i dati sull’occupazione in Liguria che registra un aumento. Il problema è che l’aumento è determinato esclusivamente dall’occupazione indipendente, mentre quella dipendente subisce un tracollo. Per Maurizio Calà Segretario Generale Cgil Liguria “La Liguria ha perso quasi 9 mila lavoratori dipendenti: è un dato altamente preoccupante che va analizzato con serietà anche perché a questo dato corrisponde l’aumento della precarietà e della povertà. È una condizione che impone di abbandonare i toni trionfalistici e la narrazione corrente che tutto va bene. Vanno affrontati i nodi legati all’occupazione rendendola di qualità, vanno risolte le vertenze e bisogna investire in formazione” conclude Calà.
L’aumento di lavoro indipendente rischia di coprire operazioni di precarizzazione del lavoro dipendente.
Il dato negativo, riguarda proprio l’occupazione dipendente: in aumento infatti risultano esclusivamente i lavoratori indipendenti (+ 16.582 unità pari al +10,7%) mentre si assiste ad un tracollo dei dipendenti che perdono 8.766 occupati pari al -1,8%.
I dati sono quelli Istat che oggi ha pubblicato quelli regionali relativi all’occupazione del 3° trimestre 2024. Secondo le elaborazioni di Marco De Silva responsabile ufficio economico Cgil Genova e Liguria, dopo il forte calo del 2° trimestre, l’occupazione in Liguria cresce di 7.816 unità sul corrispondente trimestre dell’anno precedente attestandosi a quota 642.114 occupati; la crescita pari al +1,2% risulta più contenuta rispetto a quella registrata nel Nord-Ovest (+1,6%) e della media nazionale (+2,2%).
Cgil Liguria