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Con le ultime due denunce con esito mortale registrate nel mese di giugno sale a 12 il numero di vittime sul lavoro in Liguria nei primi sei mesi del 2023, il triplo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente quando erano state 4. E’ quanto emerge dai dati Inail elaborati da Marco De Silva responsabile dell’Ufficio Economico Cgil Genova e Liguria. Per il Segretario Generale Cgil Liguria Maurizio Calà “Il numero delle morti sul lavoro è triplicato in pochi mesi e descrive una realtà tragica, una emergenza e una battaglia ben lontana dall’essere vinta. Da tempo chiediamo a politica, istituzioni e aziende di implementare gli sforzi per aumentare la sicurezza sul lavoro: occorre investire in prevenzione e formazione ma occorre essere più incisivi anche attraverso le ispezioni e le norme repressive – e prosegue – vanno incentivate le buone pratiche a partire dalla sottoscrizione di più accordi che limitino i subappalti selvaggi”. La Liguria ha un l’aumento percentuale più alto (+200% sull’anno precedente) rispetto alle altre regioni del Nord Ovest per numero di infortuni mortali (gli infortuni con esito mortale nel nord ovest sono stati 130 nei primi 6 mesi di quest’anno e ben 450 a livello nazionale); di questi, 9 vittime erano maschi e 3 donne femmine: 4 sono avvenuti a Genova, 3 a Imperia, 3 a La Spezia e 2 a Savona. Rispetto al totale degli infortuni sul lavoro sono state 9.737 le denunce in Liguria nel 1° semestre 2023 (che corrispondono a quasi 54 infortuni al giorno) “Al primo posto troviamo il comparto dell’industria e dei servizi con 7.920 denunce, a seguire Agricoltura con 192 e infine gli infortuni per conto dello Stato con 1.625  denunce – commenta De Silva che indica anche la ripartizione per luogo di accadimento “Genova con 5.463 infortuni rappresenta il 56,1% del totale delle denunce;  seguono Savona 1.694, poi La Spezia 1.407 e infine Imperia 1.173”.

Cgil Liguria

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