Dall’inizio dell’anno sono quasi 5 mila le domande presentate dai lavoratori e dalle lavoratrici in Liguria per poter accedere alla misura temporanea di quota 100.
Nonostante gli slogan insistenti da parte del governo è evidente che le domande, che tra l’altro dovranno essere ancora accolte, sono ben al di sotto delle aspettative. La Cgil, visti i risultati al di sotto di quelli stimati, sostiene che come sia possibile investire le risorse risparmiate per superare la legge Fornero in misure che vadano incontro alle esigenze di tutti i lavoratori e non solo di un parte. I 7 miliardi di euro di minori uscite rispetto a quelle stanziate possono servire per dare attuazione ad una vera riforma previdenziale che superi strutturalmente l’impianto della Fornero e che vada incontro alle esigenze di flessibilità in uscita, soprattutto per le donne e per i lavori gravosi.
Questo è quello che la CGIL unitariamente ha chiesto al Governo e ribadira’ anche venerdì prossimo a Roma in occasione dell’iniziativa su Giovani e Previdenza.
La Cgil chiede lavoro dignitoso, una pensione contributiva di garanzia, ossia un minimo pensionistico, la rimozione dei vincoli attualmente previsti per accedere alla pensione, il superamento dell’attuale meccanismo legato all’aspettativa di vita, che condanna i giovani ad andare in pensione dopo i 70 anni e che penalizza tutti anche nel calcolo della pensione, misure per favorire l’adesione dei giovani alla previdenza complementare.
Ivana Olivieri e Fabio Marante
sono: Segretaria Regionale Spi Cgil Liguria e Segretario Organizzativo Cgil Liguria