Nella mattinata di ieri in Regione si è svolto l’incontro sul rigassificatore. Per la Cgil si è trattato dell’ennesimo incontro informativo su una scelta già fatta.
La Cgil ha chiesto di conoscere l’entità dell’impatto ambientale e le ricadute economiche e sociali del progetto coinvolgendo nella discussione Snam e le parti datoriali territoriali. Il progetto del rigassificatore infatti risponde ad una emergenza energetica, ma non ad un piano energetico nazionale e regionale che non c’è nel quale, oltre a prevedere la transizione delle energie fossili, si prevedano gli investimenti sulle nuove energie che serviranno al futuro.
Sarebbe invece importante sfidare il Governo nazionale ad una discussione su una presenza qualificata in Liguria sulle questioni energetiche. La Liguria ha delle potenzialità enormi dovute al fatto che proprio a Savona c’è una università che si occupa delle questioni energetiche alternative e dal fatto che abbiamo una capacità di produzione industriale presente sul territorio che ad oggi sconta la mancanza di un progetto nazionale che abbia come oggetto il futuro e l’energia, investimento che non solo salverebbe i posti di lavoro ma darebbe respiro e futuro alle industrie nazionali salvaguardando l’ambiente.