image_pdfimage_print

La Cgil sostiene la protesta dei magistrati contro una riforma che ritiene sbagliata e pericolosa e per questi motivi oggi è presente all’assemblea pubblica convocata dall’ANM di Genova presso la tensostruttura del Tribunale.

Lo scorso 16 gennaio il Parlamento ha approvato, in prima lettura, il disegno di legge costituzionale di riforma della magistratura. Per la Cgil si tratta di una operazione che mira a ledere l’indipendenza di magistrate e magistrati, necessaria a garantire il principio costituzionale dell’uguaglianza di cittadine e cittadini di fronte alla legge. Non è l’unico attacco alla democrazia: la deriva autoritaria di questo governo si legge anche in altre norme come il D.D.L. 1660, cosiddetto “sicurezza”, con il quale si comprimono i diritti di cittadine e cittadini, a partire dal diritto di espressione del dissenso anche attraverso legittime forme di lotta, comprese quelle di lavoratrici e lavoratori.

Per garantire una legge efficiente e uguale per tutti la giustizia avrebbe bisogno di altro a partire dalle risorse necessarie per far funzionare i tribunali e da quelle per coprire le pesanti carenze di organico superando i forti elementi di precarietà.

Il progetto di riforma del governo è cambiare gli assetti e gli equilibri presenti nella Costituzione per assoggettare tutti al potere politico che a quel punto non avrebbe più alcun limite che invece la Costituzione prevede per salvaguardare la democrazia.

Cgil Genova e Liguria