Tragedia in sanità – la regione smetta di rimpallare le responsabilità e tuteli i lavoratori
Genova, 13 aprile 2020. Altre quattro morti fra gli operatori sanitari a Genova, un medico, un’infermiera e due oss solo negli ultimi giorni, l’ultimo stamattina.
Un tragico bollettino in Liguria che ogni giorno vede coinvolti professionisti della sanità ed ospiti di strutture sanitarie.
Da più di un mese la Cgil chiede alla Regione un cambio di passo per la tutela dei lavoratori nella sanità pubblica e privata.
Dieci giorni fa ci hanno promesso atti concreti e l’applicazione integrale del protocollo sulla sicurezza dei lavoratori del mondo della sanità nel suo complesso.
Abbiamo invocato maggiore attenzione e protezione per gli operatori e per gli ospiti delle residenze protette e delle residenze sanitarie assistenziali, che sappiamo essere già in condizioni di estrema fragilità. Regione ed Alisa, anziché individuare subito procedure e strumenti efficaci, hanno iniziato uno stucchevole rimpallo di responsabilità. E nel frattempo si perdono ulteriori vite.
Dopo le diffide inviate il mese scorso agli enti gestori che non applicavano le misure di sicurezza, valuteremo di agire in giudizio anche contro le istituzioni che hanno permesso questa ecatombe.
Ci stringiamo alle famiglie dei lavoratori deceduti, esprimendo il nostro più profondo cordoglio. Nessuno di loro vuole essere ringraziato per andare a morire da eroe, ciascuno di loro si aspetta di poter lavorare protetto e tornare dai propri cari.
Maurizio Gualdi e Nicola Dho
sono rispettivamente Segretario Generale Fp Cgil Genova e Liguria
Igor Magni e Fulvia Veirana
sono rispettivamente Segretario Generale Cgil Genova e Segretaria Cgil Liguria