Il Congresso provinciale dello SPI-Sindacato Pensionati della CGIL Savonese, svoltosi ieri presso la SMS “LA ROCCA” di Savona, ha confermato Fausto Dabove nella carica di Segretario Provinciale.
Il Congresso, a cui hanno partecipato Ivano Bosco, Segretario Generale dello SPI CGIL Liguria, e Andrea Pasa, Segretario Generale della CGIL di Savona, ha rinnovato gli organismi dirigenti di categoria che hanno confermato, oltre al Segretario provinciale, anche gli altri componenti della Segreteria uscente, Dominica Piccardo e Giovanni Di Marco.
Gli interventi delle delegate e dei delegati hanno evidenziato la necessità che la politica, ad ogni livello, sappia meglio cogliere e rispondere alle esigenze delle persone, soprattutto degli anziani e dei più vulnerabili, con scelte politiche ben diverse in merito alle tematiche che riguardano il lavoro, il futuro dei giovani, le povertà sempre più diffuse, nonchè l’esigenza di un maggior coinvolgimento di tutto il territorio nelle scelte che lo riguardano direttamente.
Tra le priorità più urgenti c’è quella di rafforzare il Sistema Sanitario pubblico, mettere da parte gli slogan politici, a maggior ragione in una regione che ha un tasso elevatissimo (tra i più alti nel paese) di popolazione over 65enne, e rendere la sanità e l’assistenza sociosanitaria realmente in grado di rispondere ad elementari necessità dei cittadini.
Le opportunità offerte dal PNRR, a partire dalle Case di comunità e dagli Ospedali di comunità, rischiano di rimanere solo sulla carta perché se parallelamente non si interviene anche su altre problematiche, a partire dalla carenza degli organici in gran parte delle figure professionali sanitarie, si potrebbero avere altri contenitori vuoti e non in grado di rispondere alle esigenze del territorio in cui sono collocati.
E’ sempre più urgente intervenire sulle molte criticità del sistema, in particolare per quanto
riguarda le liste d’attesa e capillarità-fruibilità dei servizi per tutti i cittadini nelle diverse aree territorio. Quando si parla della salute delle persone occorrono, insomma, approccio da parte della politica e risorse completamente diversi se si vogliono affrontare realmente le difficoltà che il sindacato denuncia da anni e che la pandemia ha ulteriormente amplificato.
Confermato dal Congresso anche il giudizio fortemente negativo sulla manovra di bilancio
approvata dall’attuale Governo, che la CGIL e il suo Sindacato Pensionati SPI hanno contestato da subito. Una manovra che taglia la giusta “perequazione” a milioni di pensionati che hanno regolarmente versato i contributi per oltre 40 anni di lavoro, estende la flat tax a lavoratori autonomi con redditi ben più elevati dei pensionati a cui si nega la giusta rivalutazione in base al costo della vita, non diminuisce il prelievo fiscale sulle pensioni, non interviene per affrontare seriamente i fenomeni evasivi, non garantisce sufficienti investimenti nella sanità, non dice nulla rispetto al completamento del percorso relativo al Disegno di Legge quadro sulla non autosufficienza che, riguardando oltre 3 milioni persone, non solo anziane, e le loro famiglie, rappresenta un atto di civiltà che il sindacato confederale e quello dei pensionati stanno
unitariamente chiedendo da anni.
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