“Lasciare a casa gli anziani e distinguere la riapertura del paese per fasce d’età è discriminatorio. Non sono dei semplici numeri ma uomini e donne in carne ed ossa con esigenze fisiche, psicologiche e sociali come tutti gli altri.
Il governo non può pensare di procedere in questa direzione senza peraltro confrontarsi con sindacati e associazioni del volontariato che rappresentano milioni di anziani”.
Lo dichiara il Segretario generale dello Spi-Cgil Ivan Pedretti che nei giorni scorsi aveva richiesto al governo insieme agli altri sindacati dei pensionati di essere coinvolti nell’organizzazione e nella gestione della Fase 2.
“Servono – continua Pedretti – protezioni, temponi e test sierologici a tappeto. Ci vuole giudizio, attenzione al tessuto sociale e comprensione della complessità della nostra società. Bisogna mettere in sicurezza il paese per permettere a tutti indiscriminatamente dalla propria età di riprendere progressivamente la propria vita. Non si può davvero governare così questa situazione”.