I sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil sono soddisfatti dei primi segnali positivi che si intravvedono nel Piano nazionale di ripresa e resilienza in tema di non autosufficienza. “Un primo passo verso una legge sulla non autosufficienza”, dicono in un comunicato stampa diramato oggi, mercoledì 28 aprile.
“Le misure contenute nel Pnrr possono gettare, infatti, le basi per la definizione di una legge nazionale che fissi i livelli essenziali delle prestazioni e assicuri servizi e sostegni adeguati e uniformi su tutto il territorio nazionale, legge che era da lungo tempo invocata e rivendicata dalle nostre Organizzazioni sindacali” , dicono i sindacati.
Ora però Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil valuteranno nel dettaglio gli sviluppi. E proprio per questo hanno chiesto un confronto a stretto giro con il Governo. Si comincia con l’11 maggio: i sindacati confederali e i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil incontreranno il ministro del Lavoro con cui verificheranno i passi successivi da compiere.
“In diversi punti del Piano nazionale di ripresa e resilienza – dicono i segretari generali dei Sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp-Uil Ivan Pedretti, Piero Ragazzini e Carmelo
Barbagallo – ritroviamo l’esigenza di occuparsi della condizione di non autosufficienza delle persone anziane, in particolare attraverso il rafforzamento dei servizi sociosanitari territoriali e dell’assistenza domiciliare, lo sviluppo di nuove tecnologie come la telemedicina e la riforma delle Rsa”.
L’obiettivo è comune: evitare che gli anziani vengano ospedalizzati. La pandemia infatti ha reso manifeste tutte le criticità di un sistema esclusivamente fondato sugli ospedali. “Bisogna garantire che la casa sia il primo luogo della cura e di favorire il più possibile la loro autonomia e indipendenza”, ha detto poco fa in un messaggio su Facebook il segretario generale dello Spi Cgil Ivan Pedretti che ha sottolineato anche l’impegno stringente che viene preso con il Pnrr in fatto di non autosufficienza: “Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza è scritto nero su bianco che il nostro paese si doterà di una legge nazionale per gli anziani non autosufficienti. Una parte considerevole delle risorse del Piano vengono destinate al rafforzamento dei servizi sociosanitari territoriali e dell’assistenza domiciliare, allo sviluppo di nuove tecnologie come la telemedicina e alla riforma delle Rsa”.
Pedretti ha voluto anche ricordare l’impegno dello Spi Cgil e dei sindacati dei pensionati tutti che da anni si danno da fare per ottenere risposte concrete sul fronte della non autosufficienza: “Sono delle prime e serie risposte e sono frutto delle nostre battaglie”.
Ma tra le questioni in campo c’è anche quella fiscale. I sindacati dei pensionati infatti sottolineano come nella prossima riforma fiscale prevista in accompagnamento al Piano sarà assolutamente necessario intervenire per ridurre la pressione fiscale dei pensionati.
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