Le notizie che leggiamo in questi giorni sulla gestione della campagna vaccinale ci preoccupano. I numeri che sentiamo ogni giorno rispetto ai decessi non possono essere considerati mere statistiche, dobbiamo dargli volto e voce.
I sindacati dei pensionati in questi giorni stanno chiedendo a gran forza che non si perda tempo, che si faccia tutto il possibile affinché la luce in fondo al tunnel sia sempre più vicina. Il piano vaccinale era appena partito e dopo qualche settimana è già da rivedere. Sono gli anziani le persone più fragili, quelle maggiormente esposte e più a rischio.
Vorremmo sapere quali sono i cronoprogrammi, anche quelli stabiliti prima dei ritardi già annunciati. Vorremmo sapere come procede la prima fase, che prevedeva la vaccinazione, oltre che per i professionisti e gli operatori del sistema sanitario regionale e delle residenze, anche dei 12.780 ospiti delle strutture per anziani. E’ stata completata la copertura?
Come s’intende procedere con la seconda fase nel momento in cui le dosi arriveranno? In Liguria ci sono 155.969 cittadini ultraottantenni che dovrebbero essere vaccinati nella seconda fase. Con quelle coperture sappiamo che la pressione sugli ospedali e la mortalità potrebbe diminuire in maniera drastica.
Gli anziani soli che faticano a muoversi e che magari vivono nell’entroterra avranno un servizio di prossimità o a domicilio?
In una Regione di anziani, con tante fragilità, dove i decessi dovuti a Covid sono 3.241 – il 2,125 per mille abitanti- incidenza fra le più alte d’Italia, abbiamo il diritto di sapere come questi anziani saranno tutelati. Non vogliamo che questi dati rimangano solo fredde statistiche.
Spi Cgil Fnp Cisl Uil Pensionati Liguria
Genova 27 gennaio 2021
comunicato stampa