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Il 20 luglio 2024 presso la sede della Cgil in Corso Giuseppe Garibaldi 49 si è tenuta la prima riunione del Comitato Coordinamento del Tigullio-Golfo Paradiso, nato a sostegno della raccolta firme per il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata.

Del Coordinamento del Tigullio-Golfo Paradiso fanno parte Alleanza Verdi e Sinistra, Anpi, Arci, Auser, Cgil, ItaliaViva, Libera, Linea condivisa, M5s, Pd, Possibile, Uil.

Il Coordinamento del Tigullio-Golfo Paradiso è la declinazione territoriale del Coordinamento ligure del Comitato nazionale e si prefigge di raccogliere entro il 10 settembre le firme per cancellare la legge Calderoli sull’autonomia differenziata.

Questa legge, se non sarà abrogata, dividerà ulteriormente il Paese tra Regioni di serie A e di serie B, tra aree forti e aree deboli, allargando i divari sociali ed economici già esistenti anche dentro i territori del Nord.

Temi come salute, ambiente, assistenza sociale, istruzione, lavoro e sicurezza, porti e aeroporti, energia, legalità e giustizia sarebbero appannaggio esclusivo delle Regioni, spaccando l’Italia e favorendo ulteriori privatizzazioni, rendendo il nostro Paese un insieme di venti realtà diverse con infrastrutture, welfare e regole non uniformi anche rispetto alla tenuta della contrattazione collettiva nazionale.

Già oggi su molti di questi temi la Liguria è carente e gli effetti di questa legge, voluta dalla maggioranza di Governo, saranno disastrosi, aumentando le difficoltà per la cittadinanza e per il sistema produttivo, mettendo a ulteriore rischio i diritti universali, in primo luogo riguardo a salute, mobilità e infrastrutture.

LA LIGURIA RICEVE DALLO STATO PIÙ RISORSE DI QUELLE CHE VERSA.

CON L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA SONO A RISCHIO SANITÀ, SCUOLA, INFRASTRUTTURE

Il Coordinamento del Tigullio-Golfo Paradiso lancia l’allarme: il taglio di risorse al welfare che si determinerebbe agisce su una Regione già detentrice del primato di essere la più anziana d’Italia, nella quale si registra un calo demografico costante della popolazione, gravante pesantemente sulle entrate fiscali.

Nel 2013 l’età media dei liguri era di 48,1 anni con una percentuale di over 65 del 27,7 per cento. Dopo 10 anni si è arrivati a un’età media di 49,5 anni e a una percentuale di over 65 del 28,9 per cento.

In questo arco temporale abbiamo perso 84.303 abitanti, passando da 1.591.939 a 1.507.636.

Sul piano fiscale la Liguria avrà problemi importanti perché dai dati 2019 della Banca d’Italia (ultimi disponibili) emerge come la nostra Regione abbia un residuo fiscale pro capite positivo di 578 euro e ciò significa che vengono trasferite più risorse dallo Stato centrale in Liguria rispetto a quelle devolute in tasse, condizione molto distante per esempio dalla Lombardia dove ogni cittadino lascia allo Stato ben 5.662 euro, ma anche dal vicino Piemonte che contribuisce per 785 euro pro capite.

Ciò vuole dire che, con l’autonomia differenziata, saranno inevitabilmente tagliate risorse fondamentali per garantire servizi essenziali.

Il Coordinamento del Tigullio-Golfo Paradiso incontrerà la cittadinanza e aprirà ufficialmente la raccolta delle firme per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata il prossimo 27 luglio a Chiavari, in Piazza Giacomo Matteotti, alle ore 9:30.