Decreto Sostegni: “Ancora una volta si penalizzano le donne e si scaricano su di esse le contraddizioni di un Paese che non riesce a dotarsi di un welfare dignitoso”.
Con l’aumento dei contagi e con gran parte del Paese di nuovo in lockdown, il Governo ha messo in campo strumenti e risorse per sostenere le famiglie con i figli a casa da scuola in didattica a distanza.
Così come ormai da un anno a questa parte ad ogni chiusura delle scuole, con i nonni da preservare, milioni di lavoratori e lavoratrici, tra mille acrobazie devono districarsi tra lavoro di cura, domestico, assistenza ai figli e lavoro professionale.
Chi ha potuto lavorare in remoto ha dovuto condividere spazi, tempo, dispositivi informatici e soprattutto cura. Cura della casa, della famiglia, dei figli.
E come sappiamo tutto questo ha gravato in maniera quasi esclusiva sulle spalle delle lavoratrici; eppure, stando al decreto “sostegni” se si è in smart working non si ha accesso ai servizi per i bambini, ai congedi e al bonus baby sitter.
In pratica nel provvedimento il congedo per occuparsi dei figli in dad viene equiparato allo smart working.
Così come se fosse possibile lavorare mentre ci si occupa dei figli. Ancora una volta si penalizzano le donne e si scaricano su di esse le contraddizioni di un Paese che non riesce a dotarsi di un welfare dignitoso.
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