Si è svolta il 2 marzo u.s. l’Assemblea Generale Spi Cgil Liguria
Il primo tema affrontato dal Segretario generale Ivano Bosco (ed al quale è stato dato seguito nel dibattito), è stato naturalmente quello del conflitto tra Russia e Ucraina.
E’ chiara e ferma la condanna ad ogni atto di guerra. Diversi sono gli attori protagonisti di questo scenario, oltre le due parti in conflitto, ed a loro va imputata l’incapacità di non avere impedito la guerra. Prima tra tutti l’Europa, che non è stata in grado di esercitare un’azione politica in tal senso.
La guerra si innesta in un quadro di per sé inedito e complicato: pandemia ancora in corso, inflazione a livelli da anni sconosciuti, aumento vertiginoso dei prodotti energetici.
Come per il conflitto, a pagare le conseguenze di ciò, saranno le classi meno abbienti, lavoratori e pensionati che vedono erodere il loro potere di acquisto.
L’Assemblea ha poi affrontato altri temi posti nella relazione che sono stati oggetto dell’Assemblea organizzativa Cgil, terminata a Rimini il 12 febbraio . E’ stata riconfermata la necessità di un nuovo modello di sindacato più attento agli iscritti, al ruolo che delegate/i devono avere dentro l’organizzazione, centralità che devono assumere le Camere del Lavoro, allo sviluppo della contrattazione territoriale e sociale, ed al ruolo che le leghe Spi devono avere.
Nella relazione sono stati poi evidenziati alcuni temi di carattere più politico, che dovranno caratterizzare la linea della Cgil da qui al congresso.
Una grande attenzione verrà posta al tema della lotta alla precarietà che dovrà diventare l’azione principale della Cgil sia nei confronti del Governo che nella vertenzialità aziendale e territoriale.
L’altra emergenza è il valore dei salari e delle pensioni che hanno visto negli ultimi anni diminuire fortemente il loro potere di acquisto.
La struttura del CCNL e una riforma fiscale che vada nel senso della progressività, diventano due elementi con i quali agire per ovviare a questo impoverimento.
Un altro tema oggetto di discussione è il rapporto tra Cgil e politica.
Fermo restando le questioni categoriali per le quali si lavora quotidianamente la confederalità dello Spi si mostra anche nel partecipare a queste discussioni e portando il nostro contributo materiale e di esperienza.